Kristen Stewart nel surreale incubo romantico queer di Love Lies Bleeding alla Berlinale 2024

L'attrice è protagonista del film presentato nella sezione Berlinale Special

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Kristen Stewart

Kristen Stewart è la protagonista di un incubo romantico nella surreale commedia Love Lies Bleeding della regista britannica Rose Glass (Saint Maud, 2019), presentata al 74mo Festival del cinema di Berlino, nella sezione Berlinale Special. Al fianco di Katy O’Brian (Ant-Man and the Wasp: Quantumania, 2023, e The Mandalorian, 2019) vive una storia d’amore dai contorni violenti e grotteschi in una sperduta località del deserto americano.

Love Lies Bleeding, la trama

Jackie (O’Brian) è determinata a diventare bodybuilder e si sta dirigendo a Las Vegas per prendere parte a una competizione. Lungo la strada attraversa una piccola città del New Mexico dove incontra Lou (Stewart), che gestisce una palestra locale. Il padre di Lou (Ed Harris) è un trafficante d’armi ed è a capo di un’organizzazione criminale locale. Jackie e Lou si innamorano, ma la loro relazione dà l’innesco ad una serie di atti di violenza e le due ragazze rimangono invischiate nelle macchinazioni della famiglia di Lou.

Quell’assurdo desiderio di amore e vendetta

Love Lies Bleeding è il secondo film di Rose Glass dopo il fortunato Saint Maud. La regista e sceneggiatrice è ingaggiata dalla fulgida casa di produzione A24 per realizzare questo film in cui Kristen Stewart si cimenta con un personaggio dai contorni ambigui. Lou, apparentemente forte e indipendente, nasconde un segreto e un passato traumatico che la devastano e la “paralizzano”, come dice la stessa attrice in conferenza stampa alla Berlinale 2024, mentre al tempo stesso si innamora di una body builder che finisce del tutto fuori controllo.

Rose ha operato una fusione di richiami a generi e temi diversi inseriti in un contesto molto americano – dice Stewart – e le interpretazioni possono essere tantissime”. Ma la questione fondamentale di Loove Lies Bleeding tocca tanto il tema queer quanto quello dell’emancipazione femminile ed è probabilmente questo secondo aspetto che ha maggiormente colpito l’attrice. Perché Rose e Lou sono tutt’altro che una moderna versione gay di Thelma e Luise; seppure in un certo senso oppresse, romantiche e in cerca di una propria emancipazione sociale, sono persone terribili e assurde, che compiono atti via via sempre più irragionevoli.

Il film parla di qualcosa che spesso si vorrebbe censurare. La sessualità di un corpo femminile in ogni sua forma mette le persone a disagio. Rose invece ha messo al centro della storia il tipo di persona a cui normalmente non diamo retta e gioca con l’idea di forza. L’emancipazione della donna ci fa sentire a nostro agio se associata all’idea che siamo state oppresse, ma questo film mischia le carte per fare andare le cose in una direzione diversa. È pazzesco che non ci siano più film come questo!”, dice Stewart.

La regista Rose Glass, sebbene britannica, ha voluto ambientare Love Lies Bleeding negli Usa per una ragione precisa: “Muscoli e pistole: l’America sembrava il posto più adatto per ambientare questa storia. Quel periodo e quel luogo sono particolarmente cinematografici. La mitologica caduta del sogno americano era lo sfondo appropriato per questa storia”.