Sono passati 42 anni da quando Ash Williams si è ritrovato prigioniero in una casa nel bosco e costretto a uccidere i suoi migliori amici e sua sorella, tutti posseduti da un demone liberato dalla lettura del Necronomicon, il libro maledetto.
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Quel film segnò l’esordio di un giovane di belle speranze, Sam Raimi, che sarebbe poi stato preso sotto l’ala dei fratelli Coen e avrebbe fatto una brillante carriera, inventando di fatto il Cine Comic come oggi lo conosciamo con la sua trilogia di Spider-man (e forse ancora prima, con il bellissimo Darkman).
Tre film vennero fuori anche da Evil Dead: La casa, La casa II e L’armata delle tenebre, che forgiarono il mito di Ash, interpretato da Bruce Campbell, entrambi diventati icone del cinema horror. Ne nacque in seguito anche una serie tv, Ash vs The Evil Dead, grazie proprio a Campbell che nel corso degli anni ha alimentato questo antieroe che combatte i demoni a spasso nel tempo.
Dopo l’ultimo film, datato 1992, la saga cinematografica non ha avuto un seguito, finché Raimi non si è reso conto che avere tra le mani una IP (Intellectual Property) di questa portata e non sfruttarla era un peccato. Ecco quindi arrivare nel 2013 il sequel-reboot Evil Dead, pubblicizzato come “il film più terrificante che abbiate mai visto”. Ed effettivamente Fede Alvarez, regista esordiente (che poi avrebbe diretto Quello che non uccide, tratto dal capitolo postumo della saga Millennium di Stieg Larsson) lascia ben poco all’immaginazione.
Risultato: 100 milioni di incasso e una possibile nuova miniera d’oro. Che però, stranamente, nuovamente non viene scavata a fondo. Fino a oggi. L’occasione l’ha offerta una visione più o meno casuale, quella di The Hole in the Ground, interessante horror diretto dall’irlandese Lee Cronin. Dopo averlo visto, Sam Raimi ha pensato che «Lee è davvero un gran regista. Allora l’ho voluto incontrare per fare una chiacchierata e lui mi ha detto che La casa gli piace moltissimo. Allora gli ho proposto di farne un sequel e lui ha accettato».
I due si sono quindi seduti a tavolino e hanno scritto una sceneggiatura, che come il primo film di Cronin ha come tema centrale quello della maternità. Ma la grande rivoluzione sta nel cambio di location: non più un’isolata casa in un bosco, ma un appartamento in un palazzo in città. Come accaduto per Scream VI, è lo spazio urbano a ospitare il Male, un cambio di prospettiva sempre più frequente e che fa riflettere.
«Per me si è trattato di un passaggio abbastanza naturale» ha spiegato il regista. «L’appartamento è per me l’equivalente della casa e tutti gli elementi architettonici del palazzo rappresentano il bosco».
Il condominio in questione è a Los Angeles e vi vive Ellie, madre single di tre bambini, che riceve la visita della sorella minore Beth. Nelle mura dell’edificio ha trovato asilo il libro che già tanto dolore ha portato per il mondo. E i demoni che lo posseggono non hanno intenzione di porre fine alla loro malefica crociata.
Dal trailer, piuttosto efficace, si evince che esiste un collegamento tra passato e presente. E molto probabilmente anche futuro, perché «tutto fa parte dell’esplorazione di un universo più ampio». Musica per le orecchie di tutti gli appassionati. E a proposito di orecchie, per rassicurare i puristi della saga, Bruce Campbell figura tra i produttori esecutivi del film e ha personalmente supervisionato la post produzione e il sonoro. L’uomo una volta (e per sempre) conosciuto come Ash si è detto molto soddisfatto del lavoro di Cronin, così come lo era stato di Alvarez, e ha elogiato gli effetti speciali del film, decisamente non artigianali come quelli che si poterono permettere 40 anni fa.
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Venendo al cast, le due sorelle protagoniste del film sono interpretate da Alyssa Sutherland (la serie Vikings) e Lily Sullivan. Inizialmente La casa – Il risveglio del Male, che uscirà nelle sale italiane il 20 aprile con Warner Discovery, era destinato in esclusiva alla piattaforma HBO-Max.
Ma tutta una serie di eventi ha fatto sì che sia diventata la sala il suo approdo naturale, e infatti l’anteprima mondiale di Evil Dead Rise è stata in apertura del festival più cool del momento, il SXSW di Austin, lo scorso 10 marzo, e con grande successo.
Un buon esempio da seguire anche per i festival italiani, in cui ai generi viene ancora riservato meno spazio di quanto meriterebbero, una considerazione che aiuterebbe in maniera importante anche il movimento nostrano del cinema horror che, sempre bene ricordarlo, è quasi sempre una certezza al box office.
