La notte del giudizio per sempre, torna la saga horror dell’America delle armi

In sala dall’8 luglio per Universal La notte del giudizio per sempre, nuovo capitolo della celebre saga distopica, che aveva previsto l’assalto a Capitol Hill

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L’horror è una potente chiave di lettura della società. Uno dei migliori esempi viene dalla fucina produttiva della Blumhouse di Jason Blum, con il franchising di The Purge, creato dal regista e sceneggiatore James DeMonaco.

Qui si narra un’America distopica, dove il crimine è stato spazzato via dai nuovi “Padri Fondatori” della nazione attraverso un perverso escamotage: una notte l’anno, la notte dello “Sfogo” (“Purge”), ogni crimine è permesso. In dodici terribili ore l’alternativa è barricarsi in casa, sperando che le difese reggano, o combattere fino alla morte contro chi vuole perseguire vendette personali, o anche solo esprimere liberamente il proprio sadismo represso durante l’anno.

L’intento dichiarato della serie, avviata nel 2013 da The Purge – La notte del giudizio (con un budget di 3 milioni di dollari ne ha incassati 99) e giunta con La notte del giudizio per sempre (The Forever Purge, in sala dall’8 luglio) al suo quinto film, dopo aver generato anche una serie tv, è denunciare il perverso amore per le armi degli americani. «Per me questi film sono un ammonimento – ci aveva infatti detto il produttore Jason Blum – la cosa che più mi spaventa è che raccontano un’America possibile. Ogni volta che negli Stati Uniti c’è un fatto di sangue la reazione è comprare ancora più armi, con l’illusione di difendersi. Nei nostri horror proviamo a far riflettere su quali possano essere le conseguenze di una simile mentalità distorta, denunciandola chiaramente come una follia».

Una follia da cui gli americani non sembrano ancora in grado di guarire, ma che non ha impedito al franchise di guadagnare già più di 450 milioni di dollari, a fronte di una spesa complessiva di soli 35 milioni di budget.

Dopo il primo film, la Blumhouse ha sfornato: Anarchia (2014); Election Year (uscito in America il 1° luglio 2016, nel pieno della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Donald Trump); La prima notte del giudizio (2018); la serie tv The Purge (2018- 2019) e ora continua a prevedere e inseguire la realtà con La notte del giudizio per sempre diretto da Everardo Gout (già regista di alcune puntate di Snowpiercer e The Terror). Il film doveva inizialmente uscire nel luglio 2020, ma già prevedeva la sconfitta elettorale di Trump e l’assalto a Capitol Hill dei suoi sostenitori. La storia è ambientata dopo le ultime elezioni presidenziali, quando la notte dello Sfogo è stata finalmente abolita e una coppia messicana, in fuga da un cartello della droga, trova rifugio in un ranch del Texas. Lì però saranno alla mercé di un gruppo di criminali intenzionati a non rinunciare allo “Sfogo”, rendendolo anzi permanente e non più limitato alle canoniche dodici ore annuali.