La seconda via, la ritirata Russa diventa un film

In sala La seconda via, di Alessandro Garilli, “per ricordare cosa patirono gli alpini per l’insensatezza di quell’invasione”

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La seconda via

È in sala dal 26 gennaio La Seconda Via, il primo film sulla ritirata degli alpini dalla Russia, avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale in seguito alla battaglia di Nikolayjevka, che consentì al corpo di spedizione italiano di rompere l’accerchiamento delle truppe russe.

Prodotto da Qualityfilm, Angelika Vision e RS productions, con il contributo del Ministero della Cultura e in collaborazione con RAI Cinema, il film, oltre alla partecipazione straordinaria di Neri Marcorè, vede l’esordio di Alessandro Garilli nella regia e nella sceneggiatura, con i sei soldati al centro della storia interpretati da Ugo Piva, Nicola Addobbati, Sebastiano Bronzato, Simone Coppo, Giusto Cucchiarini e Stefano Zanelli. Nei ruoli femminili troviamo invece Nina Pons, Anna Orso e Melania Dalla Costa.

La scelta del 26 gennaio per l’uscita nelle sale non è stata casuale: il 5 maggio 2022 è stato deciso di istituire la Giornata Nazionale della Memoria e del Sacrificio Alpino, “Al fine di conservare la memoria dell’eroismo dimostrato dal Corpo d’Armata Alpino nella battaglia di Nikolajevka durante la Seconda Guerra Mondiale, nonché di promuovere i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli Alpini incarnano”.

Garilli, si è dato il compito di raccontare la ritirata per imprimerla nella cultura popolare italiana, creando un’iconografia filmica simile a quanto accaduto con la guerra in Vietnam, che gran parte delle nuove generazioni conoscono per averne visto rappresentazioni come Full Metal Jacket o Il cacciatore.

Per il regista, “in un’epoca dominata da media visivi, non possedere un’immagine equivale a cancellare un ricordo”, e non è solo il ricordo delle terribili condizioni ambientali patite o quello delle motivazioni assurde che hanno portato gli italiani a un’invasione della Russia totalmente impreparati, ma è anche e soprattutto il ricordo di quanto hanno vissuto, anche mentalmente, quelle migliaia di uomini mentre arrancavano nella neve in un paesaggio da incubo.

La Seconda Via è, nelle intenzioni di Garilli, proprio quella che percorrono all’interno del loro animo i sei protagonisti: una via fatta di sogni, speranze e paure, dove realtà e finzione si fondono sullo sfondo onirico della steppa innevata. Un peregrinare alla ricerca di un rifugio, una luce in mezzo al buio orrore della guerra, l’amore per la vita sono stati, per l’autore, gli assi portanti su cui si fonda la pellicola, con il fine ultimo di accompagnare lo spettatore nello spazio privato del suo animo.

Valerio Rossi