Lello Arena su Massimo Troisi: “Il mio più caro amico, una persona sensibile, con lui era un gioco continuo”

L'attore è stato intervistato dal Corriere.it

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Lello Arena è stato intervistato dal Corriere.it dove ha raccontato alcuni aneddoti sul suo passato. Una delle domande è stata sul rapporto con Massimo Troisi: i due lavorarono a teatro insieme ad Enzo Decaro nel trio “La Smorfia“. Ecco cosa ha detto l’attore riguardo proprio alla sua esperienza teatrale:

Come nasce La Smorfia con Massimo Troisi ed Enzo Decaro?

«In verità, la nostra prima formazione si chiamava I Saraceni, ma quando venimmo a Roma, ci consigliarono di cambiare il nome. Ce ne voleva uno meno localizzato, più nazionale e legato al nostro mestiere. Nel lavoro dell’attore la mimica facciale è fondamentale, da qui La Smorfia. Ci divertivamo da matti: io ero il più brutto e giocavo sulla mia diversità. Enzo, il più bello: a teatro le prime file erano gremite dalle signorine che venivano per lui».

L’attore si è soffermato anche sul rapporto con Massimo Troisi svelando anche che, in alcuni momenti, hanno avuto delle incomprensioni tra di loro:

Tanti successi insieme, a teatro, in tv e al cinema. Poi la prematura scomparsa di Troisi

«Il mio più caro amico, una persona sensibile, delicata, una bella mente. Nelle sceneggiature lui mi assegnava il ruolo e poi ci lavoravamo assieme, con lui era un gioco continuo…».

Tra voi mai incomprensioni?

«Sì, ci fu un periodo di rottura sul set di un film “Le vie del Signore sono finite”. Dovevo interpretare un personaggio, un paralitico, poi affidato ad altro attore. Ne avrei dovuto fare un altro, ma la troupe insisteva che dovevo fare proprio quello e Massimo credette che fossi io a insistere per il ruolo, che tramassi alle sue spalle. Non era vero… Negli anni seguenti, tra una telefonata e l’altra, ci riconciliammo e ho un rammarico: averlo lasciato troppo solo».