Leonardo. Il capolavoro perduto, il trailer

Leonardo. Il capolavoro perduto, il documentario che indaga sul giallo del capolavoro di Leonardo da Vinci

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Leonardo. Il capolavoro perduto

Leonardo. Il capolavoro perduto è il documentario di Andreas Koefoed, in arrivo al cinema dal 21 al 23 marzo con Nexo Digital, che racconta la storia del “Salvator Mundi“, il dipinto più costoso mai venduto (450 milioni di dollari la sua quotazione) ritenuto uno dei capolavori perduti di Leonardo da Vinci.

Ma questo dipinto multimilionario è davvero di Leonardo o semplicemente alcuni uomini di potere vogliono che lo sia?

È proprio da questo interrogativo che parte Leonardo. Il capolavoro perduto. Dopo essere stato acquistato per 1.175 dollari in un’oscura casa d’aste di New Orleans, sono state scoperte magistrali pennellate rinascimentali sotto la vernice pesante del suo restauro a buon mercato.

Da allora il destino del “Salvator Mundi” ha visto intrecciarsi ricerca di fama, denaro e potere. Man mano che il suo prezzo è salito alle stelle sono aumentate anche le domande sulla sua autenticità.

A distanza di anni, ancora ci si chiede se questo dipinto sia davvero di Leonardo da Vinci.

Leonardo. Il capolavoro perduto indaga sui progetti nascosti degli uomini più ricchi della terra e sulle istituzioni artistiche più potenti del mondo e mostra come gli interessi che si celano dietro al “Salvator Mundi” siano così grandi da far diventare la verità qualcosa di secondario.

Questa storia mette a nudo i meccanismi della psiche umana, la nostra attrazione verso il divino e i meccanismi delle società capitaliste in cui denaro e potere prevalgono sulla verità – spiega il regista Andreas Kofoed. Il dipinto diventa un prisma attraverso cui possiamo comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. A oggi non ci sono prove conclusive che il dipinto sia – o non sia – di Leonardo. E finché c’è un dubbio, persone, istituzioni e stati possono di fatto “usarlo” per lo scopo che risulta loro più utile”.

Tra i protagonisti del documentario: la restauratrice Dianne Modestini; i mercanti d’arte ROBERT SIMON, ALEXANDER PARISH E WARREN ADELSON; l’imprenditore Yves Bouvier; il curatore della National Gallery di Londra Luke Syson; gli storici dell’arte ed esperti di Leonardo Martin Kemp, Maria Teresa Fiorio e Frank Zöllner; l’artista e restauratore Jacques Franck; il Global Art Services Executive di Bank of America Evan Beard; la scrittrice e giornalista Georgina Adam; il giornalista investigativo Bradley Hope; la scrittrice Alexandra Bregman; i critici d’arte e scrittori KENNY SCHACHTER e JERRY SALTZ; il Professore Associato al Sciences Po Stéphane Lacroix; il Direttore di The Arts Newspaper Alison Cole; i giornalisti ANTOINE HARARI e DAVID KIRKPATRICK; il Fondatore dell’FBI Art Crime Team Robert King Wittman; l’ex agente CIA Doug Patteson; il partner commerciale di Yves Bouvier Bruce Lamarche; il Direttore di La Tribune de l’Art Didier Rykner; il Direttore (2004- 2016) della Gemäldegallerie di Berlino Bernd Lindemann.