Il debutto più basso di sempre al box office per un personaggio Marvel (25,8 milioni in patria, 52 in tutto il mondo) e le critiche negative che ne hanno accompagnato l’uscita hanno fatto di Madame Web un enorme campanello d’allarme per il Sony Cinematic Universe. Che il film con protagonista Dakota Johnson non partisse sotto la migliore delle stelle si era intuito già da tempo, ma che effettivamente rendesse così male (peggio del reboot dei Fantastici 4 del 2015) è stata brutta sorpresa, soprattutto in ottica del tanto atteso Sony-Spider-Verse che le tre uscite di quest’anno (Madame Web, Kraven the Hunter e Venom 3) dovevano tanto rilanciare.
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Che fine ha fatto Spider-Man?
E se c’è una cosa che il film diretto da S.J. Clarkson sembra aver bucato completamente è la quasi totale assenza di collegamenti con il resto delle storie, a partire dal personaggio di Peter Parker, tanto importante nei fumetti in cui compare Madame Web quanto – seguono spoiler – ignorato nel film se non per un unico accenno allo zio Ben (interpretato da Adam Scott) e alla madre interpretata da Emma Roberts.
Una scelta che in realtà pare esser stata pensata proprio per svincolare Madame Web e darle un universo tutto suo, come ci ha spiegato la regista S.J. Clarkson nel corso di una roundtable con la stampa. «Per vedere Madame Web non bisogna aver visto gli altri film e questa cosa l’abbiamo sentita liberatoria. È un un nuovo personaggio e presenta un nuovo mondo, questo ci ha dato delle libertà».
Anche il produttore di Madame Web, Lorenzo di Bonaventura, ha approfondito ulteriormente la mancata apparizione di Spider-Man al fianco della Cassandra Web di Dakota Johnson: «Abbiamo deciso fin dall’inizio che il vantaggio di questa storia era di non collegarla a tutte le altre storie. Volevamo concentrarci sul viaggio del personaggio, essere liberi di raccontare una storia pura e semplice per come era e seguire».
Gli anni duemila di Madame Web e l’assenza degli smartphone
Alla fine l’intenzione di creare un universo a parte si è rivelata fallimentare e neanche il guizzo nostalgico di ambientarlo in un’epoca passata, quella di inizio anni Duemila, è sembrata efficace. Anche qui, la scelta del 2003 è arrivata dalla regista, che si spiega così: «Lo script mi è stato dato senza timeline. Pensai: “Io mi ricordo bene i primi anni duemila”, che oggi sono considerati vintage. Me li ricordo bene, vuol dire che sono vintage anche io!».
L’idea di fondo era quella di sfruttare l’assenza di tecnologia per favorire il contatto umano: «È stato un sano livello di nostalgia per me» racconta Clarkson «e credo che per la storia sia utile non avere smartphone e tecnologia avanzata, fatta eccezione per il villan. Tutto ciò ha aiutato la connessione della storia ad un livello più umano, quando degli estranei si incontravano funzionava così. E’ stato emozionante tornare indietro a quel periodo».
Madame Web è uscito al cinema il 14 febbraio 2024. Nel cast, insieme a Dakota Johnson (Cassandra Webb/Madame Web), ci sono Sydney Sweeney (Julia Cornwall), Celeste O’Connor (Mattie Franklin), Isabela Merced (Anya Corazón), Adam Scott (Ben Parker), Emma Roberts (Mary Parker), Tahar Rahim (il villain Ezekiel Sims). Il resto del cast include Mike Epps e Zosia Mamet.