CIAK di luglio è in edicola!

La storia di copertina è dedicata a Luca Marinelli, che debutta a Hollywood - accanto a Charlize Theron e Matthias Schoenaerts - in "The Old Guard” (dal 10 luglio su Netflix). Due le interviste esclusive: al "nostro" Luca e alla regista, Gina Prince-Bythewood.

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Leggi i due estratti delle interviste dedicate a The Old Guard, il nuovo film con Luca Marinelli accanto a Charlize Theron e Matthias Schoenaerts.

Una storia d’amore, amicizia e compassione con al centro un’antica guerriera e una giovane afro- americana che ha appena scoperto di essere immortale. Perché il mondo ha bisogno delle donne e il coraggio non conosce differenze di genere. A 20 anni da Love & Basketball e dopo La vita segreta delle api e Beyond the Lights – Trova la tua voce, Gina Prince-Bythewood approda all’action movie con le idee molto chiare su come reinventarne le regole. Le abbiamo parlato al telefono, mentre lei si trovava a Los Angeles durante il lockdown.

Un film di supereroi che non sembra un film di supereroi. È per questo che ha deciso di realizzarlo?
(Gina Prince-Bythewood) Assolutamente si, quando ho letto la sceneggiatura mi sono accorta che a dispetto del genere fantastico c’era un background molto realistico. Questi personaggi sono veri e per il pubblico è facile mettersi in relazione con loro nonostante siano immortali. Lottano per obiettivi e ragioni che la gente comprende. Più realistico è il film e più gli spettatori possono rispecchiarsi nei protagonisti.

Infatti l’aspetto più affascinante dei personaggi è la loro vulnerabilità: sono immortali, ma fino a un certo punto, il che è un paradosso. Anche loro fanno i conti con il senso della fine.
C’è una possibilità che possano morire, che la loro immortalità venga interrotta, che comunque soffrano per le ferite, e questo li avvicina a noi. Il pubblico sta comunque in pena per loro quando li vede in pericolo.

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LUCA MARINELLI
Appena prima del lockdown è stato uno dei giurati della 70esima Berlinale – nella città dove vive da anni – e giura di essersi divertito un mondo a vedere tre film al giorno. Il pubblico lo attende in sala nei panni di Diabolik, nel film diretto dai Manetti Bros., ma il 10 luglio approda su Netflix con The Old Guard, l’action movie che lo vede al fianco di Charlize Theron. E dove interpreta l’italiano Nicolo, Nicky per il gruppo di immortali di cui fa parte. Diretto da Gina Prince-Bythewood e tratto dalla graphic novel di Greg Rucka e Leandro Fernández, il film offre a Luca Marinelli un insidioso superpotere, un amore senza fine e una nuova opportunità per dimostrare il suo talento da autentico fuoriclasse. Lo abbiamo raggiunto al telefono e lui, meno schivo del solito, ci ha raccontato come si è trasformato in un “supereroe” secolare.

Com’è approdato al progetto?
(Luca Marinelli) Ho fatto un provino a Londra, dove poi sono tornato per il callback successivo e ho conosciuto la regista. Per ultimo c’è stato un incontro finale tra me e Marwan Kenzari. Abbiamo fatto una scena insieme e poi mi hanno annunciato: «Ci piacerebbe tanto che tu fossi Nicky».

Cosa l’ha colpita di questo personaggio?
La storia mi ha affascinato perché racconta di immortali come fossero dei dannati. Nicky e Joe vivono questa condizione come un dono per- ché solo legati da una storia d’amore meravigliosa e non sono soli. Si sono incontrati in una situazione assurda e paradossale, durante le Crociate, pronti a uccidersi. Lo hanno fatto un centinaio di volte e poi si sono guardati e innamorati. Ma altri invece ne soffrono, come Andy e Booker. In una scena bellissima Booker, interpretato da Matthias Schoenaerts, spiega quello che accade loro: vedono morire le persone che amano facendosene anche una colpa perché non possono impedirlo. E sono stanchi di osservare il mondo ripetersi seguendo dinamiche sempre uguali. Lottano per salvare le persone, ma tutto sembra andare avanti nello stesso modo. Solo alla fine scopriranno quello che hanno fatto e che stanno facendo.

Com’è andata con Charlize Theron?
Beh, è stato meraviglioso! Mentre leg- gevo la sceneggiatura mi dicevo: ma veramente sto per fare un film con Charlize Theron? E l’abbraccio pure! Ero molto emozionato e intimidito già nella lettura. Lei è un’attrice straordinaria. Nella scena dove siamo a tavola e ognuno dice di noi qualcosa a Nile, Andy le racconta quello che siamo ed è stato bello vederla correre e avventurarsi in mezzo alle emozioni, ai pensieri. A volte mi distraevo e non dicevo la mia battuta. Ma Charlize è anche un’atleta pazzesca. Bisogna essere davvero degli atleti, altrimenti non ne esci a fine giornata. E Charlize è un’atleta del fisico e del cuore.

—- Continua a leggere l’intervista sul numero di CIAK luglio 2020 in edicola —-