Mala. Roma Criminale, il libro di Francesca Fagnani diventa un film e (poi) una serie tv

Sulla scia di Romanzo criminale e Suburra, continua il racconto delle organizzazioni criminali romane sul piccolo e grande schermo

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Mala. Roma Criminale

Non uno ma ben due sono i progetti che Fremantle ha intenzione di produrre a partire dal libro Mala. Roma Criminale di Francesca Fagnani, edito da SEM Libri nell’aprile del 2024. Un film e una serie tv, per la precisione, i cui soggetti saranno firmati da Leonardo Fasoli e da Francesca Fagnani, che ha dichiarato: «Sono entusiasta del fatto che Mala. Roma criminale dia vita a un film e poi a una serie e sono felicissima di lavorare con un partner di grandissima esperienza come Fremantle che darà uno slancio internazionale alla storia che ho raccontato».

Un entusiasmo condiviso da Marco Tombolini, CEO di Fremantle Italia: «Raramente ho incontrato professionisti competenti e appassionati come Francesca. Affrontare insieme questa nuova sfida ci rende orgogliosi e felici. Mala. Roma criminale è un grande libro, l’ambizione è farne un film e una serie all’altezza».

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Mala. Roma Criminale, trama

La pace è finita e ora le gang sono in guerra. Sotto il manto della grande bellezza, nel sottosuolo perso e dannato di Roma scorre un fiume di violenza. Sequestri, pestaggi, torture e omicidi si susseguono. Lo scontro infuria, invisibile agli occhi dei più. È così da quando, il 7 agosto 2019, Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, capo degli Irriducibili della Lazio e ai vertici della “batteria di Ponte Milvio”, viene freddato da un sicario che gli spara alla testa, mentre se ne sta seduto su una panchina al parco degli Acquedotti. Ma Diabolik è solo la punta dell’iceberg di quella rete di organizzazioni criminali che governano sul territorio: connection tentacolare che comprende il cartello di Michele ’o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e poi il sodalizio, spietato e potente, degli albanesi, che sono cresciuti all’ombra di Piscitelli e sono diventati i Signori del narcotraffico. Così, la vendetta è l’innesco di un conflitto senza quartiere per il controllo delle piazze di spaccio, dal litorale ostiense a Tor Bella Monaca: un business gigantesco in cui tonnellate di coca muovono milioni.