Il Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri apre la sua XII edizione con una mostra ed un incontro dedicato ad una porzione straordinaria della storia del montaggio cinematografico in Italia, “Guanti bianchi – Donne al cinematografo dagli anni ’20”. Grazie al supporto di Silvia Salvatori (Gli ultimi saranno gli ultimi, 2015), l’evento ripercorre una dinastia di grandi montatori del cinema italiano nata nel primo ventennio del secolo scorso con Aida Masci, bisnonna dell’attrice, e proseguita con la figlia Licia Quaglia, con il nipote Massimo Quaglia e con Claudio Di Mauro, allievo di Licia.
Dalle prime esperienze nella S.A.C.I (Stampa Artistica Cinematografica Italiana) fatte da Aida Masci, passando per l’eredità di un mestiere ricevuto da Licia Quaglia e da lei trasmesso al nipote Massimo Quaglia e ad un giovanissimo Claudio Di Mauro, entrambi vincitori del David di Donatello per il miglior montaggio, il Festival del Cinema Città di Spello ripercorre il passaggio epocale dall’era della pellicola al digitale e ricompone le storie di coloro che lo hanno attraversato e che ancora oggi sono maestri di un mestiere e di un’arte fondamentale per il cinema.
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Massimo Quaglia e Claudio Di Mauro
Massimo Quaglia, montatore dei film di Giuseppe Tornatore, Roberto Andò, Liliana Cavani e Donato Carrisi, ha vinto due David di Donatello, nel 2013 per La migliore offerta e nel 2022 per Ennio, e un Nastro d’argento nel 2001 per Malèna.
Claudio Di Mauro, che a soli 14 anni ha cominciato la sua carriera di montatore, ha lavorato alle opere di Michelangelo Antonioni, Gabriele Muccino, Roberto Andò, Gabriele Salvatores e moltissimi altri, vincendo nel 2001 il David di Donatello per L’ultimo Bacio e il CIAK d’oro nel 1990 per Scugnizzi.
Al Festival del Cinema Città di Spello i due montatori hanno condiviso con CIAK la loro storia e la loro passione per l’arte del montaggio.