Mavka e la foresta incantata, la recensione

Il film d’animazione ucraino è al cinema dal 20 aprile

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Mavka e la foresta incantata

Ispirato alla mitologia popolare ucraina, Mavka e la foresta incantata, diretto da Oleh Malamuzh e Oleksandra Ruban (The Stolen Princess, 2017), è un racconto d’animazione basato sul poema classico “La canzone della foresta” (1912) della celebre poetessa Lesya Ukrainka. L’illustratrice e youtuber Fraffrog presta la sua voce alla protagonista della storia, la ninfa che custodisce il cuore della foresta. Il film è in sala dal 20 aprile con Notorious Pictures.

Mavka e la foresta incantata, il fatto

Nelle vecchie favole, le foreste erano sinonimo di oscuri pericoli. Non più. Guardando le storie contemporanee, le minacce si annidano nelle nostre città e la salvezza è nella natura vergine e nello spirito nobile e puro dei suoi abitanti. Lo abbiamo visto in Avatar – la via dell’acqua e lo ritroviamo in questo raffinato film di animazione, moderno e tradizionale allo stesso tempo. La giovane ninfa Mavka ha una pelle su cui fioriscono disegni luminosi e le sue sembianze mutano con le stagioni e il meteo. È appena stata eletta Guardiana della foresta, il suo compito è proteggerla contro gli uomini e la loro bramosia e invece caccia tutti in un grosso gua- io: si innamora di un ragazzo del villaggio, uno che suona il flauto e vuole allungare la vita al suo amato zio Leo, finendo per mettere gli spiriti del bosco in grande pericolo.

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Mavka e la foresta incantata, l’opinione

Un giorno qualcuno farà un film su questo film. Prima del 24 febbraio 2022, negli studios cinematografici della Animagrad, alla periferia di Kiev, i progetti andavano a gonfie vele. La notizia dell’invasione russa ha congelato ogni cosa. Non viene bloccato solo il cartone Mavka, quasi terminato. Anche le riprese di altri film vengono interrotte. I teatri di posa, svuotati di maestranze e attori, diventano un rifugio pronto ad accogliere la popolazione. E, mentre i cestini con i pasti vengono distribuiti non agli attori, ma agli sfollati, i runner corrono per la città a consegnare il cibo a chi non si può muovere.

La guerra, come sappiamo, ancora non è arrivata ad una fine, ma questo film ci è riuscito, grazie a tecnici e animatori che hanno lavorato da casa o si sono trasferiti all’estero per ultimarlo. “Mavka lotta per la pace nel suo mondo, così come i milioni di ucraini. Lei rap- presenta davvero la forza dello spirito di questo popolo” ha dichiarato Oleg Malamuzh, regista di Mavka. Il successo più grande, intanto, è il numero di territori che ne hanno comprato i diritti, Stati Uniti compresi.

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The Stolen Princess, il primo episodio della cosiddetta trilogia della casa di animazione ucraina Animagrad.

RASSEGNA PANORAMICA
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