È l’autore de “L’insostenibile leggerezza”, l’opera letteraria a cui si sono ispirati diversi film, tra cui l’omonimo del 1988 diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis e Juliette Binoche. Milan Kundera, scrittore, poeta, saggista e drammaturgo francese di origine cecoslovacca è morto a Parigi all’età di 94 anni.
Nato in Cecoslovacchia nel 1929, Kundera è stato una figura poliedrica nella cultura ceca. Fu poeta degli anni della Seconda guerra mondiale, studiò alla Scuola di Cinema di Praga, dove si laureò e successivamente insegnò Letterature Comparate. Nel 1968 si schierò apertamente a favore della cosiddetta “Primavera di Praga” e, dopo essere emigrato in Francia, nel 1979, a seguito della pubblicazione de “Il libro del riso e dell’oblio”, gli fu tolta la cittadinanza cecoslovacca. Il 1984 fu l’anno del suo più clamoroso successo con la pubblicazione de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
Kundera fu saggista e drammaturgo, ma è noto anche come sceneggiatore per aver partecipato alla scrittura de L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988), candidato all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale realizzata insieme al regista Philip Kaufman e a Jean-Claude Carrière, e Lo scherzo (1969), entrambi film tratti dai suoi romanzi e intrisi della sua poetica commistione tra pensiero politico, sociale e riflessione sulla condizione umana.
