Chris Pratt, dalle serie Tv ai blockbuster: una storia di successo

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Fino a quattro anni fa, Christopher Michael Pratt, detto Chris, non era un divo, ma “un attore della porta accanto”, uno dei caratteristi spesso “invisibili” al cinema (quanti si ricordano che in Lei faceva da contorno a Joaquin Phoenix e alla voce di Scarlett Johansson?) anche se piuttosto popolari in Tv. Oggi invece è uno dei pochi attori che guadagnano 15 milioni di dollari a volta, e l’insieme degli incassi dei suoi film ha raggiunto 6,5 miliardi di dollari, poco meno di veterani come Bruce Willis e Will Smith. Ma lui ha l’età dalla sua parte: il 21 giugno compie 39 anni.

A voler essere precisi non era nemmeno il cinema che gli dava da mangiare, perché
era soprattutto “l’attore del televisore accanto”: cinque stagioni in Everwood, una in The O.C. e ben sette in Parks and Recreation. Quindi come diavolo ha fatto a trasformarsi da
amico simpatico, altissimo (1,88 m) ma parecchio sovrappeso e un po’ naif, per non dire stupidotto, in reuccio di film d’azione in cui salva il mondo e seduce anche la pupa? E a essere saldamente alla guida di ben due franchise di enorme successo, Jurassic World (di cui è in uscita il secondo capitolo) e Guardiani della Galassia, che dopo due capitoli lo ha fatto arruolare nel più grande film di supereroi di tutti i tempi, Avengers: Infinity War (già 1,7 miliardi di dollari di incasso dopo solo due settimane)?

Il primo segreto è stata la dieta («Ero un trangugiatore seriale di cheeseburger, oggi leggo sul menù il computo delle calorie prima di ordinare»); il secondo, la palestra («L’ho sempre
odiata e il mio sentimento non è cambiato, ma ora mi sveglio alle 5:30 di mattina e la affronto come un male necessario»); il terzo, la testa («Avevo una capacità di concentrazione molto bassa, e una totale incapacità di fare piani a lunga scadenza o di elaborare strategie»). Così ha perso 35 chili, ha guadagnato la proverbiale tartaruga e ha acquistato consapevolezza e autostima. Ed è stato a un passo dall’essere perfino eletto “l’uomo vivente più sexy” dal settimanale People, battuto soltanto dal dio Thor, cioè Chris
Hemsworth, nel 2014. Racconta con orgoglio di essere nato in una famiglia semplice: padre ex minatore e poi rimodernatore di case, madre cassiera di supermercato. Da lui (morto
quattro anni fa di sclerosi multipla) ha imparato la dignità e il lavoro manuale (si vanta di poter tinteggiare le pareti di una casa, ma anche di dipingerci su un murale).

Marco Giovannini

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