Non cadrà più la neve: la Polonia (d’autore) ha il suo supereroe

Da Venezia 77, arriva con I Wonder Pictures il film sul super-massaggiatore che mette in crisi la borghesia polacca. Un’alternativa, per i registi, all’«Europa che costruisce muri»

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non cadrà più la neve

«Il superuomo esiste, ed è americano», dicevano in Watchmen. Ma in Non cadrà più la neve (titolo originale Śniegu już nigdy nie będzie) il superuomo è un enigmatico massaggiatore ucraino: che con le sue abilità paranormali, turba i precari equilibri dei clienti, grotteschi residenti di un quartiere polacco fatto di villette bianche tutte
uguali.

È l’assunto del film, in uscita il 9 novembre (in sala e on demand su IWONDERFULL.IT), e già in concorso a Venezia 77. Dietro la macchina da presa ci sono Malgorzata Szumowska e Michal Englert, per la prima volta accreditati insieme alla regia, malgrado una collaborazione ventennale scandita da svariati premi nel mondo, tra cui l’Orso d’argento a Berlino nel 2015 (per Cialo) e nel 2018 (per Un’altra vita- Mug).

«Ora lo abbiamo ufficializzato nei credits, ma il nostro modo di lavorare insieme non è
cambiato», spiega Szumowska, che nei precedenti lavori firmava da regista mentre Englert figurava (e figura ancora) come direttore della fotografia e co-sceneggiatore.

«Il nostro sguardo sulle cose è molto simile», afferma Englert. L’obiettivo polemico, qui, è una certa borghesia polacca caratterizzata, prosegue il co-regista, da «mancanza di spiritualità, di riflessione su sé stessi, di domande su chi sei davvero e come ti vedi fuori
dal tuo contesto».

Una upper-class alienata che sembra una parodia della società Usa, come sottolinea Szumowska: «Questa classe benestante non vuole identificarsi con l’est, guarda molto al modello americano».

Un modello fatto di competitività esasperata, dove tutti, dice Englert, sono «ossessionati dal dare etichette, dal confrontarsi con gli altri».

In questo microcosmo si introduce Zhenia, l’insolito massaggiatore (nato a Chernobyl sette anni prima del disastro) in grado di ristorare non solo il corpo ma anche l’anima dei suoi clienti soli e insoddisfatti, ponendoli di fronte ai loro ricordi, contraddizioni e desideri reconditi.

non cadrà più la neve

Lo interpreta Alec Utgoff, inglese di origini ucraine che ha già alle spalle titoli come Mission: Impossible- Rogue Nation e Stranger Things 3 (è lo scienziato russo Alexei).

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«Credo incarni l’ideale di supereroe – dice l’attore riguardo al personaggio – qualcosa di cui la gente ha bisogno», specie ora che l’umanità «diventa sempre più materialista, sempre
più consumista», (dis)valori di cui Zhenia è il contraltare.

Secondo Szumowska il supereroe è il «simbolo pop» per eccellenza, in un mondo dove «non ci sono più dei né chiese» ma resta il bisogno di credere in qualcosa. La vicenda di Never Gonna Snow Again può ricordare Teorema di Pasolini, anche se l’ispirazione originale, raccontano i registi, viene da Tarkovskij. Non a caso Zhenia rappresenta anche il legame della Polonia con la cultura russa, in parte rigettato perché troppo a lungo imposto, e però tuttora fertile di spunti.

Soprattutto, il supereroe ucraino-polacco è un’alternativa a derive recenti, come «la tendenza in Europa, e specialmente in Polonia, a costruire muri – dice Englert –che fa davvero paura».