Nuovo Cinema Paradiso, la storia del piccolo Totò Cascio in un corto

Dall'Oscar alla malattia, per la ricerca per le malattie genetiche rare

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A occhi aperti, Totò Cascio

Fondazione Telethon e Rai Cinema collaborano da sedici anni per la realizzazione dei cortometraggi a sostegno della campagna di raccolta fondi destinata alla ricerca per le malattie genetiche rare. Come A occhi aperti, diretto da Mauro Mancini e realizzato da Movimento Film, nel quale scopriamo l’incredibile storia di Totò Cascio.

In onda su Rai1, e disponibile su RaiPlay dal 12 dicembre, il corto spazia dalla vittoria del Premio Oscar di Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, in cui era l’indimenticabile bambino protagonista al fianco di Philippe Noiret, alla retinite pigmentosa, una rara forma di cecità ereditaria che colpisce circa una persona su tremila.

Di seguito il trailer di A occhi aperti con Totò Cascio:

Il cortometraggio è stato girato negli stessi luoghi in cui trentatré anni fa erano avvenute le riprese del film premio Oscar, creando così un gioco di rimandi visivi ed emotivi con l’opera di Tornatore. Ed è proprio “Totò” che nel cortometraggio ci racconta in prima persona la sua condizione, che cosa vuol dire perdere la vista e ritrovarsi in un labirinto emotivo dal quale cerca di uscire con tutte le proprie forze.

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“Da molti anni, sedici per la precisione, Rai Cinema e Telethon lavorano insieme per le campagne di sensibilizzazione sulle malattie rare. L’idea è nata dalla convinzione che la forza delle immagini e il linguaggio più specifico del cinema riescano a raccontare con maggiore potenza le storie legate a queste malattie, e a portare su di esse l’attenzione che meritano – ha dichiarato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. – Il corto A occhi aperti racconta la difficile esperienza di Totò Cascio con la sua malattia. Ognuno di noi ricorda i suoi grandi occhi spalancati davanti allo schermo, le parole di Giuseppe Tornatore riportano in vita l’energia e lo stupore di Totò bambino e ci fanno rivivere la magia di quel capolavoro. L’impegno di Telethon, e di Rai Cinema per la nostra piccola parte, è proprio cercare di restituire la speranza a quello sguardo di Totò che è rimasto nel cuore di tutti”.

“La storia di Totò Cascio, raccontata attraverso questo bellissimo cortometraggio e l’emozione che traspare dalle sue parole, rende ancora più evidente il motivo che dà sostanza alla nostra missione: dare una risposta concreta in termini di cure e terapie a chi vive con una malattia genetica rara e alle loro famiglie. Fondazione Telethon è da sempre impegnata nella ricerca scientifica sulle malattie ereditarie della vista con investimenti significativi che ci hanno permesso di finanziare progetti di ricerca che hanno portato a terapie innovative e in grado di avere un impatto significativo sulla vita di chi è affetto da queste malattie – ha dichiarato Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon. – Il nostro grazie oggi va a Rai Cinema e soprattutto a Totò Cascio per essersi messo a disposizione e aver voluto condividere la propria storia, indissolubilmente legata a un film che ha segnato un’epoca ed è entrato nell’immaginario collettivo, a sostegno dell’importanza che ricopre la ricerca scientifica”.

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A curare il soggetto e la sceneggiatura rispettivamente Chiara Laudani e Mauro Mancini, con l’aiuto regia Fabrizio Procaccini. Di Sandro Chessa la fotografia e di Julien Panzarasa il montaggio. Le musiche sono state curate da Pivio, Edizione musicale di Creuza S. r. l., mentre suono in presa diretta da Mirko Cangiamila e Simone Lucarella. Prodotto da Mario Mazzarotto e con l’organizzazione generale a cura di Laura I. Piscopio. L’Opera è stata realizzata con il sostegno della Regione Lazio – Fondo Regionale per il cinema e l’audiovisivo.

 

Cos’è la retinite pigmentosa? Con l’espressione retinite pigmentosa ci si riferisce a un gruppo di malattie ereditarie della retina che provocano perdita progressiva della vista fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla cecità totale. Nella forma più tipica, i primi sintomi consistono nella diminuzione della capacità di vedere in condizioni di penombra e nel restringimento del campo visivo. Alcune forme, invece, iniziano con la perdita della parte centrale del campo visivo. In genere, i sintomi si manifestano prima dei 20 anni. In alcune forme di retinite pigmentosa, oltre alla malattia retinica si ritrovano altre alterazioni, come la sordità.

Sono 23 i progetti finanziati da Fondazione Telethon su questa patologia ereditaria con oltre 5,5 milioni di euro di investimento. Progetti di ricerca con l’obiettivo di individuare le cause della malattia e trovare risposte concrete in termini di cure e terapie.