Paul Haggis: «Ho commesso due errori, ma sono innocente. Complotto Scientology? Sono capaci di tutto»

Il regista tornato in libertà dopo l’accusa di violenza sessuale dice la sua

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Paul Haggis rompe per la prima volta il silenzio su quanto accaduto il mese scorso ad Ostuni, ad una settimana dal ritorno in libertà dopo essere stato arrestato e costretto ai domiciliari in seguito all’accusa di violenza sessuale da parte di una donna.

Il regista premio Oscar per Crash ha raccontato a Repubblica la sua versione dei fatti e dei fari puntati addosso per un reato infamante che dice di non avere mai commesso. Haggis afferma che nonostante le due settimane di arresti domiciliari è sempre restato sereno perché sapeva “di non aver commesso alcun reato” semmai piuttosto due errori importanti: «Il primo è stato permettere a qualcuno che conoscevo appena di venire a trovarmi. È stata una stupidaggine. Il secondo errore è avvenuto l’ultima mattina, quando è accaduta una cosa che ho trovato particolarmente spiacevole e ho deciso di troncare questa situazione. Ho portato quella donna all’aeroporto alcune ore prima del suo volo. Ma, sì, sono arrabbiato con me stesso per questi errori. Però non riesco ancora a capire cosa abbia portato a queste accuse false contro di me».

Successivamente il premio Oscar precisa che “sia giusto dimostrare il massimo rispetto per i magistrati” e che è “d’accordo con le conclusioni alle quali è arrivata la giudice Gilli sulla versione della mia accusatrice”, seppur contrario ad alcun meccanismi del sistema giudiziario italiano: “Com’è possibile che nel vostro Paese si possa iniziare un processo anche quando l’accusa non è corroborata da prove certe. Mi sembra strano e ingiusto che persone innocenti possano essere processate per anni. La reputazione di una persona si costruisce in una vita, ma può essere distrutta in un minuto, anche da un’accusa del tutto infondata come questa”.

Rispetto alla sua accusatrice, afferma: «Durante il suo interrogatorio, mi è sembrata sempre molto preparata, come se avesse fatto le prove. Tutt’altro che fragile o soggiogata, come ha affermato».

Infine, non manca poi una stoccata verso Scientology, da cui il regista si è dissociato alcuni anni fa dopo averne fatto parte da tempo: «Lentamente sono arrivato a capire che era, in effetti, profondamente corrotta. Forse avrei dovuto capirlo molto prima, ma di certo non potevo più difenderla né farne parte». E alla domanda se pensa possa aver avuto un ruolo in quanto accaduto risponde così: «Non ho prove, ma da quello che ho imparato da Scientology, so che sono capaci di qualsiasi cosa. Se parli contro di loro, useranno qualsiasi mezzo per distruggere la tua reputazione, la tua carriera e la tua famiglia».