Renato Pozzetto: “Non sono abituato tutti i giorni ai premi. Ero emozionato già per aver fatto un bel film”

Renato Pozzetto ha ricevuto ieri uno speciale Nastro d'Argento per la sua interpretazione da protagonista in Lei mi parla ancora

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Renato Pozzetto ha ricevuto ieri uno speciale Nastro d’Argento per la sua interpretazione da protagonista in Lei mi parla ancora, l’ultimo film di Pupi Avati tratto dall’autobiografia del poeta Giuseppe “Nino” Sgarbi. L’attore aveva ricevuto anche una candidatura come miglior attore protagonista ai “David di Donatello“. Intervistato dal Corriere.it, Pozzetto ha voluto raccontare le emozioni di ricevere questo ambito riconoscimento. Ecco un piccolo estratto:

Renato Pozzetto, il 22 giugno, a 80 anni, ritira il Nastro d’Argento Speciale e per il suo primo ruolo drammatico, in «Lei mi parla ancora». Emozionato?

«Ora no, ma quando mia figlia mi ha chiamato per dirmelo, non ho considerato più niente. Non sono abituato tutti i giorni ai premi. Però, emozionato lo ero già per aver fatto un bel film, diverso dai soliti miei, su un amore pulito».

Quello sulla vedovanza di Nino Sgarbi, papà dell’editrice Elisabetta e del critico d’arte Vittorio.

«Ho letto il copione e ho detto a Pupi Avati che sentivo di poter dare una performance onesta. Gli ho detto così e così mi sembra sia stato».

L’attore si è soffermato anche sui suoi impegni futuri:

«Il 15 agosto sto a Milano: riapriamo il Teatro Lirico e io collaboro alla programmazione. Sui manifesti, ci sarà scritto che è dedicato a Gaber. Io ho proposto di aggiungere sotto: e Jannacci? Se ci fossero ancora, si divertirebbero».