Ricky Gervais coinvolto in una nuova polemica

Il comico britannico risponde alla petizione che chiede di rimuovere una battuta dal suo nuovo spettacolo prossimamente su Netflix

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Ricky Gervais

Una nuova polemica è in corso per Ricky Gervais, il suo nuovo speciale, intitolato “Armageddon”, in onda prossimamente su Netflix, ha suscitato un’altra controversia, che ha indotto 12.000 persone a firmare una petizione su Change.org chiedendo allo streamer di rimuovere una battuta dallo spettacolo dell’attore comico britannico.

In una clip teaser rilasciata dal comico, Gervais scherza sui bambini malati terminali, definendoli “calvi”, una parola ritenuta offensiva (R-word) da una certa parte del pubblico. Gervais ha però chiarito: “Queste sono tutte battute, va bene? Non uso nemmeno quella parola nella vita reale… Interpreto un ruolo”.

Il commento di Gervais

In un’intervista con Nihal Arthanayake sul podcast “Headliners” di BBC Radio 5 Live , Gervais ha denunciato una “falsa” indignazione contro di lui e ha paragonato i firmatari a dei “disturbatori”. “Posso esibirmi davanti a un milione di persone, non ricevere lamentele – ha detto Gervais – Non appena va su Netflix o non appena qualcuno scrive una battuta che dice che è offensivo, la gente dice: ‘Oh, è offensivo.’ Non hanno nemmeno sentito la battuta. Non c’erano. Non contano. Non hanno alcun effetto su di me. Non contano. Sono disturbatori”.

La polemica

La petizione contro Gervais e Netflix è organizzata da Anna Villa, che scrive nella descrizione di essere un genitore il cui figlio “ha combattuto coraggiosamente il cancro”. “La recente scenetta di Ricky Gervais su Netflix, in cui si riferisce ai bambini malati terminali come ‘calvi’, non è solo irrispettosa ma anche profondamente offensiva – scrive Villa – Si fa beffe del coraggio e della resilienza di questi giovani combattenti che affrontano la malattia con grazia e bellezza nonostante la calvizie”.

Villa aggiunge che “le battute di Gervais non erano solo disgustose ma anche spietate” e “uno schiaffo in faccia non solo ai bambini che combattono queste gravi malattie ma anche ai loro genitori e alle famiglie che li sostengono in questo difficile viaggio“.

I nostri figli non sono una battuta finale, la loro vita non è uno scherzo – scrive ancora Villa – Ecco perché chiediamo a Netflix di rimuovere immediatamente questa scenetta offensiva dalla sua piattaforma. Crediamo che la commedia non dovrebbe mai andare a scapito del dolore o della sofferenza di qualcun altro, soprattutto quando coinvolge bambini innocenti che combattono malattie potenzialmente letali”.

Parlando alla BBC, Gervais ha ammesso che offendere le persone è un “rischio professionale” per un comico, ma i social media hanno permesso di commentare come se stessero “gridando da una finestra”.

“Vogliono solo una reazione… essere ignorati ha lo stesso effetto psicologico che ricevere uno schiaffo in faccia. Quindi mi piace davvero tanto ignorare le persone”, ha detto Gervais.

FONTE: Variety