Ripley, la recensione della serie tratta dal romanzo di Patricia Highsmith

Disponibile su Netflix

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Andrew Scott, Ripley

Ripley è la serie Netflix, tratta dal romanzo di Patricia Highsmith, che ha catturato l’attenzione del pubblico in streaming per settimane. Ideata e diretta da Steven Zaillian, Ripley, girata interamente in un freddo ed elegante bianco e nero, è interpretata da Andrew Scott, attore irlandese dallo sguardo enigmatico, noto soprattutto per il suo ruolo del Professor Moriarty in Sherlock, per il quale si è aggiudicato un BAFTA Televisivion Award, con l’ottima partecipazione anche di Dakota Fanning.

LA STORIA

New York, anni ’60: Tom Ripley (Andrew Scott) vive arrangiandosi con piccole truffe, quando è contattato dall’armatore Herbert Greenleaf (Kenneth Lonergan), convinto che Tom sia amico di Dickie (Johnny Flynn), suo viziatissimo figlio che da anni vive all’estero a spese delle famiglia. Herbert paga Tom per andare in Italia e convincere Dickie a tornare a casa. Ad Atrani Ripley incontra Dickie e la sua ragazza Marge (Dakota Fanning), che manifesta immediata antipatia per l’intruso giunto a rompere il loro tran tran di mantenuti nullafacenti. Ma Tom ha altri progetti e non si fermerà di fronte a nulla.

L’OPINIONE

“Il talento di mister Ripley” (1955), primo dei cinque romanzi che Patricia Highsmith ha dedicato al personaggio di Tom Ripley, aveva già avuto due versioni cinematografiche: Delitto in pieno sole (1960) di René Clément, con Alain Delon/Ripley e Maurice Ronet/ Dickie e Il talento di mister Ripley (1999) di Anthony Minghella, con Matt Damon/ Ripley e Jude Law/Dickie.

Steven Zaillian, che ha scritto e diretto tutti e otto gli episodi di questo adattamento, sceglie di puntare sull’esasperazione formale di un bianco e nero elegantissimo e la continua presenza in scena di un gigantesco Andrew Scott/Ripley, disturbante e metodico nel suo cinismo omicida narrato quasi in tempo reale. Il tutto si gioca col parallelo tra l’elusione della giustizia di Ripley e la fuga da Roma del Caravaggio, per sfuggire alla pena capitale dopo l’uccisione di Ranuccio Tomassoni.

Nel cast anche la signora Buffi (Margherita Buy), il non troppo sveglio Ispettore Ravini (Maurizio Lombardi) ed Eliot Sumner (figlia di Sting e Trudie Styler) nei panni maschili di Freddie Miles. Il cammeo di John Malkovich (Reeves Minot) è un omaggio a Il gioco di Ripley (2002) di Liliana Cavani (tratto da “L’amico americano”, terzo romanzo dedicato dalla Highsmith al personaggio), dove l’attore interpretava Ripley.

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Oltre ai precedenti citati, comparate l’interpretazione di Andrew Scott a quella di Dennis Hopper, Ripley in L’amico americano (1977) di Wim Wenders.

RASSEGNA PANORAMICA
voto
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