Road House, la recensione del film con Jake Gyllenhaal

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Road House

Jake Gyllenhaal è il protagonista di Road House, rivisitazione del film MGM del 1989, con Doug Liman alla regia di una sceneggiatura scritta da Anthony Bagarozzi e Charles Mondry. Fanno inoltre parte del cast Billy Magnussen, Daniela Melchior, Gbemisola Ikumelo, Lukas Gage, Hannah Love Lanier, Travis Van Winkle, BK Cannon, Arturo Castro, Dominique Columbus, Beau Knapp e Bob Menery.

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IL FATTO

Questa nuova versione segue le vicende di Elwood Dalton, un ex combattente UFC che accetta un lavoro come buttafuori in una rissosa e rude road house nelle Florida Keys, ma scopre presto che non tutto è come sembra in quel paradiso tropicale. Mentre rimane affascinato da una giovane infermiera, oltre a sedare risse e contenere intemperanze, Elwood finisce invischiato in una losca vicenda di interessi contrapposti. 

L’OPINIONE

Jake Gyllenhaal è in grande forma: l’attore interpreta un ex atleta della UFC che diventa il buttafuori di un locale in Florida. Non solo deve stare attento alle risse che si scatenano ogni sera al Road House, ma anche al desiderio di un boss del posto che vuole comprare il locale per raderlo al suolo e costruire un nuovo complesso immobiliare dopo aver investito ingenti quantità di denaro. La situazione diventa insostenibile quando oltre al capo della malavita, interpretato da Billy Magnussen, dovrà fronteggiare anche un folle Conor McGregor, il discusso campione di MMA.

L’interpretazione di Gyllenhaal è molto convincente: l’attore si trova molto a suo agio in un nuovo ruolo di azione dopo aver già posto a dura prova il suo fisico (43enne!) con Southpaw, in cui si allenò duramente per recitare nei panni di un pugile. Conor McGregor è imponente, la sua massa muscolare e la sua classica iconica camminata spavalda compensano la sua recitazione non proprio impeccabile. Gli amanti delle arti marziali miste noteranno che c’è un momento del film girato durante UFC 285, uno degli eventi della Ultimate Fighting Championship, dove l’attore recita come un vero e proprio lottatore venendo presentato da Bruce Buffer ottenendo il verdetto ufficiale sul suo peso dopo la classica litigata al Face Off.

Il sequel è all’altezza dell’originale e non lo fa rimpiangere grazie anche a una buona dose di umorismo specialmente nelle fasi iniziali. Gyllenhaal porta sullo schermo un personaggio spensierato ma misterioso, che nasconde un suo lato oscuro. La seconda parte del film si accende quando la sua rabbia viene fuori. Nel cast troviamo anche la promettente Daniela Melchior, già vista in Guardians of the Galaxy 3The Suicide Squad e Fast X che farà perdere la testa a Dalton.

SE VI È PIACIUTO ROAD HOUSE, GUARDATE ANCHE…

Southpaw – L’ultima sfida di Antoine Fuqua, Il duro del Road House del 1989 di Rowdy Herrington e Warrior di Gavin O’Connor.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
road-house-la-recensioneJake Gyllenhaal è il protagonista di Road House, rivisitazione del film MGM del 1989, con Doug Liman alla regia di una sceneggiatura scritta da Anthony Bagarozzi e Charles Mondry. Fanno inoltre parte del cast Billy Magnussen, Daniela Melchior, Gbemisola Ikumelo, Lukas Gage, Hannah Love Lanier, Travis...