Saw X, Jigsaw è tornato e vuole fare un gioco con te

Diretto da Kevin Greutert e nelle sale dal 26 ottobre, Saw X vede il ritorno del serial killer interpretato da Tobin Bell

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saw x

Dopo aver visto la sua morte alla fine di Saw 3 e la sua autopsia in apertura di Saw 4, John “Jigsaw” Kramer ha continuato ad apparire nei successivi capitoli del franchise tramite flashback che hanno continuato a raccontare la sua oscura follia omicida.

Nel decimo film della saga iniziata nel 2004, ci sarà un vero e proprio ritorno di John Kramer perché Saw X è ambientato tra Saw II e Saw III. Un tuffo nel passato a quando John, dopo aver scoperto di essere malato di cancro, si reca in Messico per sottoporsi a una rischiosa procedura medica sperimentale, finendo però vittima di una truffa. Una volta scoperta, trascinato da una sete di vendetta, John decide di tornare a fare quello che ha sempre fatto per punire i suoi truffatori.

Kevin Greutert è tornato a lavorare alla saga dopo una pausa di sei anni. In precedenza aveva infatti lavorato come montatore nei primi cinque film di Saw e nel revival Jigsaw del 2017, e come regista in Saw VI e Saw VII.

Da grande conoscitore della saga, avendoci lavorato a lungo in diversi ruoli, c’era qualcosa di non negoziabili che ha chiesto prima di rimettersi nei panni di regista del decimo film?   

Come in ogni progetto cinematografico, non tutti sono d’accordo con ogni decisione creativa presa da un regista. Ma con Saw X mi è stata data molta più libertà creativa di quanta ne abbia mai avuta prima. 

Qualcosa sui cui aveva dovuto insistere in passato?

Per Saw VI avevo lottato molto per riportare in vita il personaggio di Amanda Young di Shawnee Smith, che torna anche in Saw X, e per mostrare una certa tensione tra lei e il personaggio del detective Hoffman interpretato da Costas Mandylor. 

Due anni su Reddit fa c’era un thread: ‘Per favore, riportate Kevin Greutert a dirigere Saw X’. Cosa pensa che i fan abbiano apprezzato dei due film che ha diretto lei rispetto agli altri? 

Penso che sia soprattutto per via di Saw VI che è il preferito dai fan. Peter Outerbridge ha dato un’interpretazione potente ed empatica del “cattivo” William Eastman, e anche alcuni degli altri personaggi sono stati apprezzati dai fan. Volevo davvero che il pubblico provasse compassione nei confronti di William, nonostante i suoi difetti, e questo ha reso più forte il dramma dell’intero film. Inoltre, ho finalmente potuto dare alla mia immaginazione la possibilità di inserire nel film alcuni aspetti della mia creatività, soprattutto con i disegni delle trappole di John Kramer. Inoltre avevo riflettuto e lavorato molto alla scena del laboratorio audio dell’FBI (“In questo momento ti senti impotente…”) che sembra essere molto amata dai fan. Avevo davvero riversato il mio cuore e la mia anima nel film, e sembra che i fan ne abbiano tratto beneficio. 

Lei ha definito questo film è sorprendentemente emotivo. Pensa che i fan del gore ne saranno delusi? 

Non riesco a immaginare perché qualcuno dovrebbe essere deluso dal fatto che questo film non mostri solo sangue e budella. È un Saw più maturo sotto molti aspetti. Penso addirittura  che la storia, essendo così forte ed emotiva, renderà le scene di violenza ancora più reali ed efficaci.
 

Tobin Bell è tornato nei panni del suo storico personaggio. Com’è stato il suo approccio, ha dato qualche contributo o idea mentre eravate sul set?   

Tobin Bell è la saga di Saw. Non saremmo qui senza di lui. E una parte importante di questo è il fatto che viene coinvolto in maniera molto creativa, al di là della sua recitazione. Lavora sui dialoghi da prima dell’inizio delle riprese fino a molto tempo dopo la fine del montaggio quando registra le battute aggiuntive per la fase di mixaggio del suono. Ha una comprensione intuitiva delle regole, della moralità e della mistica di Saw. Lui è a tutti gli effetti il guardiano del personaggio di John Kramer, perché si assicura che siamo fedeli alla sua visione originale.

Questo è uno dei pochi franchise horror di successo che non ha mai preso una piega soprannaturale. Si è mai discusso se farlo o meno, soprattutto dopo la morte di Jigsaw nel terzo film, e se sì, cosa ne pensa? 

I proprietari della Twisted Pictures, Mark Burg e Oren Koules, sono sempre stati chiari: non solo non vogliono che Saw prenda la piega soprannaturale, ma non vogliono che nessuno dei loro film coinvolga l’occulto, i vampiri e cose del genere. Credo che questa sia una buona scelta per SAW, perché per quanto Jigsaw e quello che fa è oltraggioso, c’è una buona base nella storia che la mantiene più cruda di quanto sarebbe se cercassimo di inventare una maniera assurda per riportare in vita John Kramer. Ho pensato a molti modi per continuare a realizzare il film Saw con Tobin Bell, ma Ghost of Jigsaw non sarà mai uno di questi.