Scarlett Johansson sulla sua immagine “ipersessualizzata”: «è stato spaventoso»

Ospite del podcast di Dax Shepard, l'attrice si è sfogata con grande sincerità

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Scarlett Johansson podcast

Con tutti i vantaggi che comporta, una carriera iniziata all’età di 9 anni (addirittura 7, a sentire lei) ha sicuramente delle controindicazioni che non è facile considerare abbagliati dai riflettori e i flash dei fotografi sul Red Carpet, forse anche per questo Scarlett Johansson ha voluto condividere alcune riflessioni fatte in un momento della sua storia professionale nella quale temeva di essere etichettata come “oggetto del desiderio”, una figura “ipersessualizzata” e con meno possibilità di crescita.

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Fortunatamente – anche per noi spettatori – le cose non sono poi andate in questa direzione, ma la confessione fatta nella puntata 500 del podcast Armchair Expert di Dax Shepard (dove l’attrice era ospite, anche per presentare la propria nuova linea di Skincare) ha mostrato una ‘ScarJo‘ molto sincera.

Quindicenne ai tempi di Ghost World e solo diciassettenne nel Lost in Translation di Sofia Coppola, che si apriva con una immagine del suo fondoschiena, la Johansson ha raccontato di esser sempre stata circondata da adulti e in situazioni “non appropriate” alla propria età. “Per fortuna mia madre era molto brava a proteggermi da molte quelle cose, ma non poteva farcela con tutte”, ha detto, prima di entrare nel merito.

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“Credo che tutti pensassero che ero più grande avendo recitato per così tanto tempo e così sono stata incasellata in questa strana cosa ipersessualizzata che non sentivo di essere. Era come se questa fosse la carriera per me, i miei ruoli – ha spiegato Scarlett, raccontando quel momento “spaventoso“. – Mi sentivo come se [la mia carriera] fosse finita”.

Un’etichetta che dai suoi 15 ai 30 anni l’ha spesso accompagna, nonostante – come ci tiene a sottolineare – il sesso non sia “una grande parte della mia attuale personalità”.

Fortunatamente, oggi, anche e soprattutto per il movimento #MeToo, il clima è cambiato e lei stessa ammette di vedere “attori più giovani, di 20 anni, ai quali sembra sia permesso di essere tante cose diverse… Non è più permesso incasellare gli attori”.

 

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