Tra i titoli più interessanti dell’ultima edizione di Alice nella Città, arriva in sala – in sala dall’8 al 10 luglio distribuito da Eagle Pictures – l’opera prima diretta da Pietro Malagori tratta dall’omonimo romanzo di Giovanni Terzi, Shukran. Un racconto del conflitto, nella Siria dilaniata dalla guerra civile (e ricostruita in Puglia, luogo delle riprese), attraverso il punto di vista del cardiochirurgo infantile che durante la guerra ha salvato migliaia di bambini.
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Nel trailer che segue, come protagonista, troviamo un volto importante del cinema iraniano, Shahab Hosseini, diretto da Asghar Farhadi in About Elly, Una separazione (per il quale ha vinto l’Orso d’argento insieme al resto del cast) e Il cliente (che gli è valso il Prix per la miglior interpretazione maschile a Cannes). Con lui, anche Camélia Jordana, Abelhafid Metalsi, Syrus Shahidi, Slimane Dazi, Husam Chadat e l’italiano Antonio Folletto (quest’anno anche in SottoCoperta, presentato al Bif&st 2024).
Non è molto frequente che un’opera prima italiana scelga di ambientarsi nel Medio Oriente devastato dalla guerra, ed è già un punto a favore di questo primo lungometraggio di Pietro Malegori dopo i corti Sons of Tibet e Free Town. E mentre da un altro, devastato angolo di quella parte di mondo si aggiorna costantemente il conto dei morti palestinesi (mentre scriviamo sono arrivati a oltre 37 mila, in maggioranza donne e bambini, anche se The Lancet ipotizza una stima di 186.000, equivalente al 7,9% della popolazione) per l’offensiva militare israeliana a Gaza, il film di Malegori ci riporta indietro alla Siria in conflitto dopo le rivolte nel 2011 per rovesciare il governo di Bashar al-Assad.
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Ed è un esortazione alla pace contro il desiderio di vendetta la parabola del protagonista Taler Haider, cardiochirurgo infantile ispirato a un personaggio reale, il dottor Tammam Youssef, narrato da Giovanni Terzi nel libro edito da Piemme che il film – coproduzione italo-francese Addictive Ideas, 3 Marys Entertainment e Rosebud Entertainment – riprende anche nel titolo, Shukran (“Grazie”, in arabo). Raccontando un episodio particolarmente emblematico della vita di Youssef/Haider, impegnato a salvare le vite dei bambini nel Paese in guerra: uno dei quali si rivela essere il figlio dello jihadista autore di un attentato dove è rimasto ucciso il fratello del medico.
Shukran, trama
Il dottor Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro. Quando suo fratello Ali muore in un attentato terroristico, mentre presta soccorso alle vittime di guerra, Taher si troverà costretto a compiere la scelta più difficile della sua vita, rischiando di mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.