Shyamalan e Ozon aprono ufficialmente la Berlinale 2022

Da oggi parte ufficialmente il 72esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino con Peter Von Kant di François Ozon ad aprire la Competizione

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M. Night Shyamalan

Il cinema per loro ha quasi un valore religioso e con questo spirito i sette membri della giuria della Berlinale 2022, presieduta dal regista M. Night Shyamalan (Old, 2021), hanno ufficialmente dato inizio oggi al loro lavoro sui 18 film in Competizione. Peter von Kant di François Ozon apre il Concorso con un racconto ispirato a Rainer Werner Fassbinder.

Passando dalle recenti nomination agli Oscar 2022 ad un Festival del cinema dall’anima fortemente autoriale come è quello di Berlino, M. Night Shyamalan spiega in conferenza stampa dove secondo lui risiede la distinzione tra film mainstrean e film indipendenti.

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D’accordo con il suo collega di giuria Ryûsuke Hamaguchi, il cui film, Drive My Car, è attualmente in gara per gli Academy Awards in tre categorie, Shyamalan sostiene che i film cosiddetti commerciali sono disegnati apposta per rispondere alle aspettative del grande pubblico, il quale li può apprezzare, ne può godere, ma non esce dalla loro visone cambiato. Quella dei film indipendenti invece “è quasi la visione del mondo di una specifica persona e ciò che è stupendo di questo è che puoi assistere ad una nuova prospettiva del mondo. Per questo esci dal cinema cambiato, non sei più la stessa persona. Per questo a volte sono un po’ più duri da guardare, ma proprio per questo ti cambiano”.

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Peter Von Kant, un film nato nella mente del regista francese François Ozon durante il periodo del lockdown, con Denise Ménochet e Isabelle Adjani, apre ufficialmente il Festival del Cinema di Berlino. Il film, che sarà distribuito in Italia da Academy Two, è ispirato all’opera di Rainer Werner Fassbinder “Le lacrime amare di Petra von Kant”. Ozon ha colto in essa un autoritratto del regista tedesco e della sua travagliata storia d’amore con l’attore Günther Kaufmann. In questa sua personale rilettura il protagonista è un uomo, Peter (Ménochet), regista di fama che si innamora pazzamente di un giovane attore Amir (Khalil Gharbia).

Denise Ménochet in Petere Von Kant

La relazione tra Peter e Amir non è una semplice opposizione tra amore e lavoro, ma coinvolge anche il tema del potere. Ho imparato molto riguardo le relazioni umane e le relazioni di potere [da questo film e dal lavoro di Fassbinder]. Le cose sono piuttosto complesse. Peter non è un personaggio amabile finché non lo si vede soffrire. Il dilemma di Fassbinder era che non si trattasse di un amore puro, aveva un’immagine idealizzata delle relazioni umane. Per questo il film racconta molto di più la sofferenza”: ha spiegato Ozon in conferenza stampa.

Nobody’s Hero

Nobody’s Hero (Viens je t’emmène) di Alain Guiraudie apre la sezione Panorama. Il film è ambientato dopo un attacco terroristico a Clermont-Ferrand in Francia, con un cast insolito di personaggi incentrati su un simpatico uomo sulla trentina, una anziana prostituta sposata e un giovane senzatetto di origine araba.

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Oink (Knor)

La sezione Generation presenta oggi due film in apertura: per Generation Kplus il film in stop motion Oink (Knor) di Mascha Halberstad, storia di Babs, di suo nonno e di un simpatico maialino, racconto umoristico realizzato con una grande attenzione ai dettagli; per Generation 14plus, Rookies (Allons Enfants) di Thierry Demaizière e Alban Teurlai che combina performance espressive con commoventi ritratti dei ballerini, in una forma documentaria costruita sui giovani di diverse estrazioni sociali che si formano nella danza hip-hop al Lycée Turgot.

Rookies (Allons Enfants)

La cerimonia di apertura (compreso il red carpet) sarà trasmessa in streaming sul sito web della Berlinale e sui canali YouTube e Facebook del Festival a partire dalle 19:00.