Te l’avevo detto, Valeria Bruni Tedeschi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino e l’ansia di Ginevra Elkann

Il film diretto da Ginevra Elkann con un cast di stelle è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma

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Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Ginevra Elkann, Alba Rohrwacher e Sofia Panizzi

Tante piccole storie, per lo più al femminile, che vogliono raccontare una storia più grande, imponente e inquietante, Te l’avevo detto di Ginevra Elkann, presentato oggi alla 18ma edizione della festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, è questo. Il film, interpretato da un cast di stelle come Valeria Bruni Tedeschi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Greta Scacchi e con Marisa Borini, Sofia Panizzi e Danny Huston, Riccardo Scamarcio e Andrea Rossi è passato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e sarà prossimamente al cinema con Fandango.

“L’idea del film parte dall’ansia nata durante un’estate particolarmente torrida in cui mi sono chiesta cosa succederebbe se questo caldo non andasse più via?”, Ginevra Elkann.

Te l’avevo detto, sinossi

È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un’anomala ondata di caldo si impossessa della città. Nell’arco di due giorni i protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite, abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce. Un’ estate che si prolunga oltre la ragionevolezza.

Te l’avevo detto secondo Bruni Tedeschi, Golino e Rohrwacher

In Te l’avevo detto Bruni Tedeschi, Golino e Rohrwacher e le altre interpreti incarnano madri, nonne, sorelle, figlie, afflitte ciascuna da grandi ansie e dolori che anestetizzano sotto varie forme di dipendenza, fino a quando la verità non viene fuori, fino a quando il caldo prorompente porta ciascuno dei personaggi a rivelare la propria verità nascosta.

Con Chiara Barzini e Ilaria Bernardini abbiamo scritto questo film durante la pandemia, come se facessimo delle sedute psicanalitiche su zoom. Abbiamo costruito i personaggi con tutte le ansie che cercano di gestire, finché il grande caldo non sovrasta tutti”, spiega Ginevra Elkann in conferenza stampa a Roma.

Valeria Bruni Tedeschi, che in Te l’avevo detto interpreta Gianna, una donna ossessionata dalla figura di una star fino al punto di arrivare a stalkerarla, racconta del suo personaggio: “Sono molto ansiosa e ossessiva, angosciata, perciò mi sono sentita sullo stesso piano di Gianna, anche se le mie ansie non sfociano nella psicosi come accade a lei, ma interpretarla è stato molto naturale”.

La star in questione si chiama Pupa, è una cantante in declino che ha fatto della sua immagine legata a continui riferimenti sessuali il centro della propria vita. Ad interpretarla c’è Valeria Golino che rivela di aver avuto inizialmente un certo rifiuto verso questo personaggio, ma che poi, nel lavorare alla sua costruzione, ha scoperto di avere con lei meno distanza di quanto non pensasse inizialmente.

Pupa è un personaggio apparentemente distante da me, che mi ha costretta ad avvicinarmi ai miei stessi pregiudizi per sbaragliarli e sorprendentemente l’ho fatto con una certa facilità. Non mi somiglia affatto, Pupa è ossessionata dal suo corpo, dalla giovinezza e dal sesso inteso come lavoro e io sono la prima a storcere il naso di fronte a queste cose. Ma mi è bastato spostare un po’ la mia stessa paura, tutto quello che sono come donna e attrice e dargli un’altra connotazione, e ho scoperto che era molto meno lontano da me di quanto non pensassi all’inizio. Per me è stata una grande esperienza, mi sarebbe piaciuto che il film fosse stato tutto su di lei, mi ha portato da qualche parte nel mio percorso personale come attrice”.

Quelli di Te l’avevo detto sono personaggi fallibili, fragili, che hanno commesso e commettono errori, ma raccontati con sguardo indulgente, con una certa sospensione del giudizio, che ha portato anche Alba Rohrwacher ad affezionarsi alla sua Caterina.

Tutte noi avremmo desiderato continuare questa storia. Il mio personaggio mi ha lasciato moltissimo, apparentemente mi sembra lontano da me, ma, a parte la sua dipendenza dall’alcool, sono riuscita ad intercettare la sua tensione. Caterina sbaglia come gli altri e il film guarda con tenerezza ai suoi errori, la stessa che sento io verso di lei e il suo fallimento come madre”.

Te l’avevo detto, la crisi climatica

A dare una svolta alle vite dei personaggi di Te l’avevo detto c’è un elemento che si pone al di sopra di tutte le storie, il cambiamento climatico. “È una storia che parte da piccole storie per raccontare cose più grandi, il tema del cambiamento climatico e di un’umanità che ha la sensazione di essere sul punto di finire. Il film si sviluppa in una dimensione di distruzione, ricostruzione e sedimentazione che una città come Roma rappresenta bene”, dice Ginevra Elkann.