The Crown 4 – Bello e terribile vestire i panni di Diana

Emma Corrin racconta l’esperienza nel ruolo di Lady D e «quel giorno con il suo abito da sposa»

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Diana non aveva nessuna idea di quello che la aspettava quando è entrata per la prima volta nella famiglia reale inglese. Quando arriva nella tenuta di Balmoral, per incontrare per la prima volta l’intera famiglia, sa che deve impressionarli, ma resta sola. La sorella della Regina, Margaret, le dice di non fidarsi di nessuno».

Emma Corrin, che in The Crown 4 è la Principessa Diana, fa fatica a uscire dal personaggio che Netflix l’ha chiamata a interpretare: un ruolo complesso, impegnativo, carico di responsabilità, su cui saranno puntati gli occhi degli spettatori di mezzo mondo. Allora, come oggi. Perché l’icona della corona inglese, al di là della regina Elisabetta, resta lei, Diana Spencer, la Principessa del Galles, morta tragicamente a Parigi in quel 30 agosto del 1997, sposa infelice di Carlo d’Inghilterra, in un matrimonio a triangolo, in cui il lato maggiore è sempre stato occupato da Camilla Parker-Bowles. «All’inizio, quando si sono conosciuti con Carlo – racconta l’attrice – Diana era innamorata. Per noi era importante interpretare la loro felicità in certi momenti, anche se sappiamo tutti come è finita. Non volevamo mostrare la tragedia, ma ricordarci che c’è stato molto amore tra loro». In fondo anche Carlo, che ha ancora il volto di Josh O’Connor, pur nella sua totale dedizione a Camilla, appare come un uomo solo, in cerca di un affetto che nemmeno sua madre, la regina, riesce a dargli. «Carlo non è il diavolo – sottolinea O’ Connor –. Si sentiva isolato, amava Diana anche se di un amore diverso rispetto a quello per Camilla. Anche quando si arrabbia e in questa serie capita spesso, emerge la frustrazione di un matrimonio infelice, come per chiunque. Sia lui che Diana vedevano la regina come una figura materna da cui avrebbero voluto un abbraccio, che non hanno mai avuto. Sono due figli persi».

Tanto è nota la versione pubblica di Diana, così è sconosciuta quella privata, cui la giovane Erin ha provato a dare una sua impronta, pur avendo migliaia di documenti e immagini a cui attingere. «Al di là delle tante cose scritte e dette su di lei, quando ho letto la sceneggiatura ho cercato di comprendere la sua umanità, il fatto che amasse ballare, la musica che ascoltava e che ruolo aveva all’interno del suo gruppo di amici – ammette le Corrin -. Nessuno di noi conosce le conversazioni tra lei e Carlo, ma come esseri umani pensiamo che alla fine abbiano avuto più un rapporto come fratello e sorella che da marito e moglie».

Dalla bulimia al fantasma di Camilla, passando per i suoi presunti amanti e l’isolamento dai reali che non l’hanno mai davvero voluta in famiglia: la quarta stagione di The Crown racconta di una Diana completamente sola, ma capace di diventare un’icona mondiale. «Alcuni outfit della serie sono stati replicati in tutto e per tutto – conclude la Corrin – Il più iconico resta il suo vestito da sposa. È stato incredibile indossarlo. Quando abbiamo girato la scena, tutti mi guardavano in silenzio. In quel momento ho sentito addosso tutta la responsabilità di interpretare la Principessa Diana».

Di Tiziana Leone