The Phantom of the Open è una incredibile storia sportiva tratta dalla vita di Maurice Flitcroft, un operaio di Barrow-in-Furness, paesino della Cumbria, nella parte nord-occidentale dell’Inghilterra, parte della bellissima regione del parco naturale del Lake District.
Flitcroft aveva un sogno: nonostante non avesse mai toccato una mazza da golf in vita sua, voleva partecipare al British Open, uno dei quattro tornei professionistici più importanti del mondo. Sostenuto da famiglia e amici, diventò un eroe popolare per tutto il proletariato inglese. La storia è ambientata nel 1976, periodo in cui la classe operaia britannica versava in condizioni sociali piuttosto difficili.
The Phantom of the Open è diretto da Craig Roberts, da una sceneggiatura del vincitore del BAFTA per Paddington 2 Simon Farnaby che l’ha tratta dal libro da lui stesso scritto “The Phantom of the Open: Maurice Flitcroft, The World’s Worst Golfer”, scritto insieme a Scott Murray.
A interpretare Maurice Flitcroft è il vincitore dell’Oscar® Mark Rylance. Sua moglie Jean è Sally Hawkins (La forma dell’acqua), mentre l’acerrimo nemico che cercherà in ongi modo di impedire a Flitcroft di realizzare il suo sogno è Rhys Ifans (Il concorso).
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The Phantom of the Open rientra perfettamente nel filone delle commedie sociali britanniche che sin dagli anni Novanta hanno contribuito alla rinascita commerciale del cinema inglese, da Grazie, signora Thatcher a Full Monty, fino a Billy Elliot e Calendar Girls.
Il film uscirà il 5 novembre nel Regno Unito, è lecito aspettarsi un’anteprima al BFI London Film Festival, che si terrà quest’anno dal 6 al 17 ottobre. Non è da escludere un passaggio alla Festa del cinema di Roma (14-24 ottobre).
