Tom Cruise dalla parte degli stunt per una regolamentazione dell’intelligenza artificiale

L’attore aveva partecipato ai negoziati con l’Associazione dei produttori in difesa della sua categoria, ma chiede maggiore flessibilità sulla promozione durante lo sciopero

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Tom Cruise

Uno dei punti nodali della lotta tra la gilda degli sceneggiatori (WGA) e quella degli attori (SAG – AFTRA) contro l’associazione dei produttori statunitensi (AMPTP) riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI). Per quanto avveniristica possa apparire al momento, la questione nel mondo del cinema è già di grande attualità e assai scottante, al punto da spingere una star come Tom Cruise, ora in sala con Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno e al lavoro all’ottavo capitolo della saga, a sollecitare l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi ad ascoltare le preoccupazioni di attori e stunt rappresentati da SAG- AFTRA.

Attori e sceneggiatori contro l’associazione dei produttori

Lo sciopero degli sceneggiatori americani, in corso dal 2 maggio, aveva già assestato un duro colpo all’industria cinematografica hollywoodiana, ma con l’ingresso degli attori, che hanno deciso di incrociare le braccia dal 14 luglio per unirsi alle richieste dei colleghi scrittori verso le grandi major, l’impatto si sta facendo sempre più allarmante per il settore.

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AMPTP sostiene di aver offerto ottime condizioni a SAG – AFTRA in termini di aumenti salariali, contributi pensionistici e sanitari e aumenti sui residuals (ricavi indotti dalla diffusione in streaming dei prodotti audiovisivi), gli attori restano però ancora insoddisfatti soprattutto rispetto alla questione scottante dell’utilizzo dell’IA.

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Secondo SAG-AFTRA, l’accordo proposto da AMPTP consentirebbe ai produttori di “scansionare l’immagine di un attore o di una comparsa, pagarlo per mezza giornata di lavoro e quindi utilizzare la somiglianza di un individuo per qualsiasi scopo per sempre senza il loro consenso”. Mancherebbe inoltre agli attori una protezione rispetto alla possibilità da parte delle produzioni di “apportare modifiche ai dialoghi dei principali interpreti e persino creare nuove scene, senza il consenso informato“, nonché “utilizzare le immagini, le sembianze e le prestazioni per addestrare i nuovi sistemi di intelligenza artificiale generativa senza consenso o compenso” da parte degli interpreti reali.

Tom Cruise e la questione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Nella questione era entrato anche Tom Cruise chiamato a giugno ad affrontare una sessione di negoziazione con AMPTP, laddove nessun’altra stella del suo calibro ha partecipato alle trattative in questa veste. Anche perché la questione dell’AI coinvolge in larga parte anche la categoria degli stunt, alle cui esigenze Cruise è particolarmente sensibile dato il suo coinvolgimento spesso in prima persona nel settore e che fanno parte dei 160mila membri della SAG – AFTRA.

Come è evidente, nonostante la partecipazione di Cruise ai colloqui, dopo circa cinque settimane di trattative, il sindacato degli artisti e l’AMPTP non sono riusciti a raggiungere un accordo in merito alla questione, dando inizio allo sciopero che ora sta interrompendo o ritardando le più imponenti produzioni, tra cui anche Mission: Impossible 8.

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Tom Cruise chiede flessibilità nella promozione

Secondo The Hollywood Reporter, oltre a fare pressioni su studi e streamer per conto di SAG-AFTRA, Cruise avrebbe contemporaneamente chiesto al sindacato di prendere in considerazione la possibilità di consentire agli attori di promuovere film durante lo sciopero, dato il fragile stato delle sale cinematografiche, ricordando al suo sindacato che la promozione è importante anche per gli attori.