Viola come il mare, Can Yaman: «La bellezza? Muore se non è accompagnata da altre virtù»

L'attore si racconta in conferenza stampa per la serie che lo vede co-protagonista al fianco di Francesca Chillemi, dal 30 settembre in prima serata su Canale 5

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Si prepara a fare il suo debutto come attore in una serie tutta italiana Can Yaman, protagonista insieme a Francesca Chillemi in Viola come il mare, serie realizzata da Lux Vide in co-produzione Rti in onda in prima serata su Canale 5 a partire dal 30 settembre.

Yaman interpreta l’affascinante Francesco Demir, un commissario di polizia coinvolto in alcuni casi di cronaca nera che lo faranno lavorare a stretto contatto con la Viola Vitale interpretata da Francesca Chillemi. Spigliato e padrone di un italiano quasi impeccabile, l’attore turco ha raccontato il tipo di esperienza vissuta sul set della serie (7 mesi circa di riprese a Palermo) tra scogli linguistici, riflessioni sulla bellezza e analisi sulle differenze dei ritmi lavorativi tra Turchia e Italia.

«In Italia su un set si può lavorare al massimo 10 ore. In Turchia abbiamo ritmi molto diversi, che definirei quasi illegali – racconta -. A volte è capitato di fare dei turni di 15,16 ore. Sono stato abituato a lavorare così, con quegli orari un po’ folli. Quella frenesia mi ha reso una macchina da guerra. Qui si sono stupiti che non dimenticavo mai le battute, ma questo è successo proprio perché sono stato abituato a crescere in situazioni difficili. Mi sono trovato benissimo qui in Italia, si vive sicuramente meglio. Finito il turno di puoi rilassare andando a cena, si crea gruppo».

A chi gli chiede se la bellezza abbia mai rappresentato per lui uno scoglio a livello lavorativo, Yaman risponde:

«Per tantissimo tempo non sono stato interessato alla bellezza. Ho studiato giurisprudenza per 10 anni, la bellezza per me non esisteva. Studiavo e pensavo solo a quello, a diventare avvocato. Il concetto di bellezza mi è arrivato più tardi, ma sono state le persone esterne a inculcarmelo. Me lo hanno sempre ricordato loro. Nella mia vita privata non parlo di bellezza, non ci faccio caso, non è una cosa che mi ossessiona. Penso che la bellezza da sola, se non accompagnata da altre doti, come l’ambizione, la grinta e l’intelligenza, si smorza, fino a morire. Bisogna essere aperti ad imparare, a puntare ad altre caratteristiche, ad esplorare nuovi livelli per crescere e maturare».

Viola come il mare, la trama completa

Viola Vitale (Francesca Chillemi) decide di trasferirsi a Palermo per mettersi sulle tracce del padre che non ha mai conosciuto. Si ritrova a lavorare nella redazione di Sicilia WebNews in cui, inaspettatamente, le viene affidata la cronaca nera. È durante la prima indagine che incontra Francesco Demir (Can Yaman), un affascinante commissario con cui inizierà un rapporto fatto di collaborazione alle indagini e scontri, ma anche di un’attrazione evidente. Viola si rivela un’alleata preziosa per Demir: ha, infatti, un dono che la aiuterà a risolvere i casi più intricati. Sin da piccola riesce a capire la natura delle persone da segni apparentemente invisibili. Solo l’incontro con suo padre potrà fare chiarezza su questa sua curiosa capacità.