1985 – BUON COMPLEANNO CIAK! – LE MIGLIORI COPERTINE DELL’ANNO

Chi erano i protagonisti delle copertine di Ciak nel 1985? Scopriamolo nella nostra nuova rubrica dedicata ai 35 anni del magazine!

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La novità della nascita del primo grande periodico italiano dedicato esclusivamente al cinema arriva non a caso alla metà di un anno, il 1985, straordinariamente importante per la produzione italiana e per Hollywood.

Harrison Ford, a cui Ciak dedica la sua prima copertina, è nelle sale di tutto il mondo con due grandi film, Witness – Il testimone, film della consacrazione dell’australiano Peter Weir e Indiana Jones e il tempio maledetto, secondo capitolo della saga blockbuster del celebre archeologo avventuriero portata sugli schermi da Steven Spielberg, che in quell’anno per lui magico dirige anche Il Colore viola, e produce Fandango, Ritorno al futuro, Piramide di paura e I Goonies. Non a caso, a novembre Ciak lo incorona in copertina “nuovo re di Hollywood”.

È anche l’ennesimo anno magico di Jack Nicholson, che sbanca il box office con accanto Kathleen Turner nell’Onore dei Prizzi di John Huston (sfiorerà il bis agli Oscar come attore protagonista dopo quello vinto l’anno prima per Voglia di tenerezza).

Da noi, impazza Francesco Nuti con le sue commedie pop: Casablanca Casablanca vola al botteghino seguendo il filone di Io, Chiara e lo scuro, e Ciak dedica una cover estiva a Tutta colpa del paradiso, nel quale l’ex Giancattivo ha accanto la nostra diva del momento: Ornella Muti.

Ma l’85 del cinema italiano è anche quello del ritorno di Federico Fellini dietro la macchina da presa. Ciak lo va a trovare sul set di Ginger e Fred, apologo felliniano sul crescente potere della tv, in cui Giulietta Masina e Marcello Mastroianni sono nei panni di una coppia di vecchi artisti che si ritrova dopo 30 anni a misurarsi con un numero di tip tap in un grande show televisivo farcito di spot, divette e lacrime facili.

Tornano nei cinema anche Ugo Tognazzi, con il terzo capitolo de Il Vizietto e poi il terzo atto di Amici miei (diretto stavolta da Nanni Loy) e Mario Monicelli, con Speriamo che sia femmina. E in quell’anno Ciak si occupa tra gli altri anche di Rambo 2, del morettiano La Messa è finita, di Phenomena di Dario Argento, Camera con vista di James Ivory, L’anno del dragone di Michael Cimino, La Rosa purpurea del Cairo, di Woody Allen, dello stralunato Brasil di Terry Gilliam. E di altre centinaia di titoli che scandirono quell’anno in cui nel mondo occidentale arrivarono nelle sale quasi mille film.