Mentre la Guerra Fredda scioglieva i propri ghiacci, Hollywood mette in scena il conflitto più doloroso con due film entrati nella storia. Nel 1987 Oliver Stone con Platoon e il racconto dell’orrore del Vietnam conquista quattro Oscar su otto candidature, tra cui miglior film e miglior regia. In Italia arriverà il 10 aprile, chiudendo l’anno al terzo posto del nostro box office dietro a Il nome della rosa e Top Gun. Il 6 ottobre sbarca da noi un altro cult, Full Metal Jacket, in cui Stanley Kubrik osserva la disumana trasformazione dei soldati americani in macchine di morte.
Ma il 1987 è stato anche molto altro. Abbiamo imparato a ballare con Patrick Swayze e Jennifer Grey al ritmo di Dirty Dancing, ammirato Il cielo sopra Berlino visto da Wim Wenders e scoperto drammi e tradizioni della Cina ancora non così vicina con il kolossal di Bertolucci, L’ultimo Imperatore.
L’87 è stato anche l’anno delle coppie d’oro: i demoniaci Mickey Rourke e Robert De Niro ci hanno fatto tremare nel loro Ascensore per l’Inferno, mentre Tom Cruise e Paul Newman, nel trionfo della beltà maschile messo insieme da Martin Scorsese, ci hanno insegnato l’arte del biliardo e molto altro. Ma soprattutto ci sono stati Sean Connery e Kevin Costner, protagonisti del mitico Gli Intoccabili di Brian De Palma, reso ancora più perfetto dalle musiche di Ennio Morricone.
In Italia intanto Ettore Scola, già applaudito a Cannes, incanta tutti con La famiglia, vincitore di ben dodici Ciak d’Oro, tra cui ovviamente miglior film, e nominato l’anno successivo agli Oscar come miglior film straniero. Ma al botteghino vanno bene anche Cronaca di una morte annunciata, Le vie del Signore sono finite e Un ragazzo di Calabria, così come pure Rimini Rimini e Roba da Ricchi. Quell’anno Ciak mette in copertina anche Totò, a vent’anni dalla sua scomparsa. Un omaggio necessario, perché è solo grazie alla memoria che possiamo comprendere ogni fotogramma di oggi. Nel cinema e non solo.
Qui la galleria delle copertine: