Dopo le anteprime ai Festival di Telluride e Toronto, arriverà «prossimamente solo al cinema» anche Italia, con Universal, The Holdovers, il nuovo film di Alexander Payne, di ritorno dietro la macchina da presa a sei anni di distanza da Downsizing e dieci da Nebraska.
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Descritta come un’affascinante e malinconica tragicommedia d’epoca dalle recensioni internazionali, The Holdovers racconta la storia di uno scontroso e impopolare professore (Paul Giamatti), al quale viene affidato il compito di sorvegliare gli studenti di una scuola privata del New England che non possono tornare nelle rispettive case durante le vacanze di Natale. Alla fine, l’uomo si ritrova a stringere un improbabile legame con uno di loro, Angus, un ragazzo strambo e problematico (l’emergente Dominic Sessa), e con la cuoca della scuola (Da’Vine Joy Randolph), il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam.
Il film è stato scritto da David Hemingson. Si tratta della seconda volta in carriera che Payne sceglie di lavorare su una sceneggiatura che non ha scritto lui stesso. Una scelta che ha dato frutti soddisfacenti e che, a quanto pare, continuerà a darne, come confermano le recenti parole di Payne al Lumière Film Festival di Lione, dove ha anticipato che lui e Hemingson sono già a lavoro su un altro film, questa volta un western.
Con The Holdovers, seguito molto attentamente – lato distribuzione – al Festival di Toronto, Focus Features ha stretto un accordo da 30 milioni di dollari con Bill Block di Miramax e CAA Media Finance per i diritti mondiali. In Italia, come anticipato, sarà Universal Pictures a curarne la distribuzione.
