A HARD DAY’S NIGHT

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In sala il 9-10-11 maggio id. GB, 1964 Regia Richard Lester Interpreti John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr Sceneggiatura Alun Owen Produzione Walter Shenson, Denis O’Dell Distribuzione Nexo Durata 1h e 25’ www.tinyurl.com/ol9cwma IL FATTO — John, Paul, George e Ringo alle prese con il successo, i fan, i manager, una tribolata ripresa televisiva, la crisi d’identità di Ringo, più il nonno di Paul, un irlandese “vecchio piantagrane e mettimale”. Con tante canzoni memorabili. L’OPINIONE — Non esistono tanti altri film più rappresentativi dello Zeitgeist degli Anni ‘60 di Tutti per uno (così A Hard Day’s Night era stato battezzato allora in Italia). Non a caso, il British Film Institute ha inserito questo musical anarcoide dalla trama pretestuosa tra i migliori film del XX secolo. Richard Lester, autore emerso tra i rinnovatori del Free Cinema, filma i Beatles cogliendone il massimo della spontaneità in un film di fiction che sembra un documentario (guardate l’entusiasmo dei fan, come la macchina da presa peschi volti ed espressioni genuine nelle varie frenetiche scene, come sappia valorizzare le improvvisazioni di quei quattro giovanissimi “scafati volponi” dello show business). Non per niente alla fine del film, uscito in concomitanza, quasi a promozione, dell’album omonimo, i titoli di coda recitano: John Lennon nel ruolo di John (eccetera eccetera). Ammirate poi la fotografia in bianco e nero di Gilbert Taylor (un “occhio” che avrebbe lavorato con Hitchcock, Kubrick, Polanski e Lucas), l’umorismo surreale e garbatamente anticonformista di John & Co. (il suo dialogo con la debuttante Anna Quayle tra le quinte del teatro è un capolavoro di nonsense). E il significato del tutto? Forse è in una battuta di Ringo: «Essere di mezza età o vecchi ti porta via un sacco di tempo». A un pelo dai 50 anni dalla sua prima su schermo (in Inghilterra, il 6 luglio 1964), la Nexo lo ridistribuisce tirato a lucido e solo per pochi giorni in sala. Affrettiamoci, non c’è niente di meglio dopo una dura giornata di lavoro. SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Lester omaggia a un certo punto le scatenate comiche della Keystone di Mack Sennett, con l’inseguimento a tutta birra e a colpi di gag tra la polizia e i Fab Four. Un’attenzione particolare alla dinamicità, anche come filosofia, risottolineata nel successivo Non tutti ce l’hanno…(1965) e in Help! (sempre del 1965), il suo secondo film con i Beatles.   — Massimo Lastrucci