Creature di Dio, la recensione del film con Emily Watson

Al cinema dal 4 maggio con Academy Two

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Emily Watson e Paul Mescal, Creature di Dio

Dalla Quinzaine des Realisateurs di Cannes 2022, Creature di Dio (God’s Creatures) è il film ambientato in un piccolo villaggio di pescatori irlandese, diretto da Anna Rose Holmer e Saela Davis, il film vede protagonisti Emily Watson e Paul Mescal, con Aisling Franciosi, Toni O’Rourke e Declan Conlon.

Creature di Dio, il fatto

Irlanda: il giovane Brian torna dopo diversi anni nel piccolo villaggio di pescatori dove era cresciuto, accolto dalla madre Aileen. Ma le difficoltà a portare avanti l’allevamento di ostriche familiare lo portano ben presto a darsi, come altri abitanti del posto, alla pesca di frodo. Quando poi Sarah, una ragazza collega di Aileen, denuncia per stupro il figlio della donna, quest’ultima si troverà in preda a un lacerante conflitto interiore.

Creature di Dio, l’opinione

Siamo tutti creature di Dio nell’oscurità”, dice Sarah/Aisling Franciosi in questo cupo dramma diretto (senza enfasi né voyeurismi) da Anna Rose Holmer e Saela Davis, nato da un’idea della produttrice (e autrice del soggetto con lo sceneggiatore Shane Crowley) Fodhla Cronin O’Reilly.

Non a caso, si percepisce in tutto il film (presentato alla Quinzaine di Cannes 2022) una tensione quasi metafisica, fra simboli e riti religiosi che scandiscono la vita di una comunità intrisa di pregiudizi, lutti mai elaborati, omertà e violenze grandi e piccole.

Intorno, una natura aspra (dominata dalla presenza ambivalente del mare) che a tratti sembra prendere la parola e punire i suoi figli per le loro colpe. Ma, in realtà, sono sempre le scelte umane a fare la differenza: parlare o tacere, mentire o dire la verità, arrendersi o opporsi a un microcosmo di atavica misoginia.

Un labirinto della coscienza dipinto sul volto della bravissima Emily Watson, madre invischiata in una relazione dai riflessi edipici col figlio Paul Mescal, la cui falsa innocenza cela l’abisso di una mascolinità vuota quanto (auto)distruttiva.

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Per un’altra (ma più grottesca) storia irlandese di miserie umane e fantasmi morali, sullo sfondo di una natura che rispecchia la durezza dell’esistenza, il recente Gli spiriti dell’isola. Prima di Creature di Dio, Anna Rose Holmer aveva debuttato nel lungometraggio con The Fits (2015), dove Saela Davis era montatrice e co-sceneggiatrice.

Guarda qui il trailer di Creature di Dio

RASSEGNA PANORAMICA
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creature-di-dio-la-recensione-del-film-con-emily-watsonDalla Quinzaine des Realisateurs di Cannes 2022, Creature di Dio (God’s Creatures) è il film ambientato in un piccolo villaggio di pescatori irlandese, diretto da Anna Rose Holmer e Saela Davis, il film vede protagonisti Emily Watson e Paul Mescal, con Aisling Franciosi, Toni...