“La Bella e la Bestia”: la recensione

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Beauty and the Beast, Usa 2017 Regia Bill Condon Interpreti Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Josh Gad, Ewan McGregor, Ian McKellen, Audra McDonald, Stanley Tucci, Gugu Mbatha-Raw, Emma Thompson, Nathan Mack Distribuzione Walt Disney Durata 2h e 3’

Al cinema dal 16 marzo 2017

IL FATTO – In un paesino della Francia la giovane Bella rivendica il diritto di leggere, disdegnare il matrimonio con il rozzo e vanesio Gaston e di sognare una vita diversa. Per aiutare il padre, imprigionato dalla Bestia in un castello incantato per aver rubato una rosa, la ragazza accetta di essere reclusa al suo posto, ma nella tetra magione, circondata dalla servitù trasformata in oggetti dalla stessa maledizione che ha colpito il Principe, scopre che nel petto della Bestia si nascondono un cuore gentile e un antico dolore.

L’OPINIONE – La versione 2017 del disneyano La Bella e la Bestia, che arriva anni dopo il musical di Broadway con attori in carne ed ossa, e che prosegue nella sistematica trasformazione dei personaggi in brand, ricalca fedelmente quella del 1991, con l’aggiunta di qualche canzone e qualche scena di back story. Emma Watson che si aggira tra le strade del paesino natio come la Jo di Piccole donne, cantando la sua “strana” passione per i libri, è la giusta Bella, consapevole della propria autonomia. E se il bello e sciocco Gaston, il vero mostro della storia, è l’archetipo degli inutili principi azzurri futuri, la Bestia nasconde dentro il proprio corpo da “lion man” un animo triste e romantico, intrappolato sotto sembianze sempre meno spaventose per lo spettatore che lo osserva con gli occhi della protagonista innamorata. E che giustamente alla fine chiede al suo principe di farsi crescere la barba: Dan Stevens (il Matthew Crawley di Downtown Abbey) è molto meglio nei panni della Bestia.

Il film non riesce forse a restituire magia e stupore del cartoon che 26 anni fu il primo a essere incluso tra i migliori film candidati all’Oscar, ma l’iconica scena del ballo, nel quale Bella indossa il celebre abito giallo trapuntato d’oro, conserva tutta la forza dell’originale, così come l’esuberante numero musicale di Stia con noi, con psichedelica fantasmagoria di piatti e tazze. A dispetto dei rumors che hanno spinto la Russia prima a bandire il film, poi a proibirlo ai minori di 16 anni, niente bacio gay.

Alessandra De Luca

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