Il giovane Bruce Wayne (Robert Pattinson) ha iniziato da soli due anni la sua crociata di vigilante mascherato con il cappuccio e il mantello di Batman, ma il crimine a Gotham City sembra inarrestabile. Nel pieno della campagna elettorale per la rielezione del sindaco comincia una serie di spietati omicidi: l’autore si fa chiamare l’Enigmista (Paul Dano) e colpisce il cuore delle istituzioni della città, lasciando ripetuti indizi sotto forma di indovinelli e messaggi cifrati indirizzati a Batman. Bruce può confidare solo sull’aiuto del fedele maggiordomo Alfred (Andy Serkis) e del tenente Gordon (Jeffrey Wright), unico poliziotto che sa per certo non essere corrotto, mentre stringe una complicata alleanza con Cat Woman / Selina Kyle (Zoë Kravitz), ma il suo talento di detective potrebbe non essere sufficiente.
L’OPINIONE
Dopo la trilogia di Nolan, interpretata da Christian Bale, troviamo diversi Batman cinematografici: nel DC Extended Universe abbiamo visto il Batman di Ben Affleck ed ora è annunciato il sorprendente ritorno del burtoniano Michael Keaton, che sarà in Morbius; The Flash e Batgirl. Ma se Keaton e Affleck sono eroi maturi, persino appesantiti dagli anni, il regista Matt Reeves (Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie; The War – Il pianeta delle scimmie) ha qui compiuto un deciso salto indietro nel tempo, narrando i turbamenti che affliggono l’orfano Bruce, ancora incerto sul reale valore della sua vendetta contro il crimine.
Le graphic novel su cui è costruita l’ossatura del film sono principalmente Batman: Anno Uno (1987), scritto da Frank Miller e disegnato da David Mazzucchelli e il suo seguito ideale Batman: The Long Halloween (1996-1997), scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale, ma nella sceneggiatura di Reeves e Peter Craig (The Town; Top Gun: Maverick) si trovano infiniti altri riferimenti e citazioni, trasformando il film in quella che può essere anche vista come la storia di tre orfani e del loro diverso modo di elaborare il lutto. Pattinson è un Batman tormentato il giusto, Dano ha il suo momento di gloria nel faccia a faccia con la propria nemesi, mentre la Cat Woman di Kravitz compete alla pari con quella leggendaria incarnata da Michelle Pfeiffer. Un plauso particolare meritano le scenografie di James Chinlund, mentre nella colonna sonora scritta da Michael Giacchino, dove trovano posto i Nirvana, c’è persino un richiamo al tema musicale dell’Impero di Star Wars, rendendo così Batman un ideale discepolo di Darth Vader.
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Reeves ha citato come modelli Il braccio violento della legge (1971), Chinatown (1974), Taxi Driver (1976) e il cinema di Alfred Hitchcock. Noi aggiungeremmo Zodiac (2007) di David Fincher.
