UNO PER TUTTI

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Id., Italia, 2015 Regia Mimmo Calopresti Interpreti Fabrizio Ferracane, Giorgio Panariello Distribuzione Microcinema Durata 1h e 31′

In sala dal 

26 novembre

A Trieste, durante una rissa, il giovane Teo accoltella un coetaneo. Ad arrestarlo dopo una retata è Vinz, un poliziotto che durante l’infanzia era amico di Gil, padre di Teo, ricco costruttore edile corrotto, e di Saro, oggi medico in Calabria. Saro torna a Triste chiamato dalla moglie di Teo, Eloisa, che lui ama profondamente. Nonostante le divergenze divenute nel tempo insanabili, anche Vinz cercherà di essere di aiuto nel procedimento penale.

Basato sul romanzo omonimo di Gaetano Savatteri, il film di Mimmo Calopresti (La seconda volta, 1995, La parola amore esiste 1998, La felicità non costa niente, 2002) va a corrente alternata. È convincente nelle ambientazioni (una Trieste più grigia che solare), nel dosaggio dei flash back che portano man mano alla luce il rapporto che ancora lega i tre ex amici e nelle sequenze più ritmate. Perde invece smalto in diverse scene in cui i dialoghi sono più “invadenti” (specialmente quelle tra Gil e la moglie, interpretata da una Isabella Ferrari a dir poco lunare) e nella credibilità dei personaggi. Il regista ha ricordato come avrebbe voluto sviluppare la parte dell’infanzia dei protagonisti negli anni Settanta. Purtroppo il budget ridotto non gli ha consentito di rendere più completo e omogeneo il progetto e così, nonostante le ambizioni, il risultato complessivo appare un po’ sfilacciato e quasi in sospeso, diviso a metà tra la storia poliziesca vera e propria e il dramma che ha attraversato la vita dei protagonisti. A soffrire di più la non perfetta riuscita dei loro caratteri sono soprattutto Thomas Trabacchi (Saro) e Fabrizio Ferracane (Gil), mentre particolarmente convincente è la performance sfumata di ombre e di disillusione di Giorgio Panariello: per la prima volta in versione seria centra la miglior interpretazione della sua carriera.

Valerio Guslandi