“GOMORRA – LA SERIE”: LA RECENSIONE DEL PRIMO EPISODIO

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Lasciate ogni speranza voi che guardate. Si potrebbe parafrasare così il celebre verso dantesco, dopo aver visto il primo episodio della seconda stagione di Gomorra. Lo show, diretto da Stefano Sollima a cui si affiancheranno anche Francesca Comencini e Claudio Cupellini, non ha perso un solo minuto di tempo per catapultare subito il pubblico là dove tutto era stato interrotto lo scorso anno. Dopo il regolamento di conti tra Ciro e Genny, la vita del giovane Savastano è appesa ad un filo. La sorte del neo boss però non viene svelata subito e la sua sofferenza diventa anche quella degli spettatori che da troppo tempo stanno con il fiato sospeso.

Il racconto corre presto a mostrarci il vincitore, almeno in apparenza, di quello scontro: l’Immortale. L’uomo è in fuga insieme ai pochi uomini che gli sono fedeli. Messa in salvo la famiglia, ora la sua priorità è sancire un accordo defintivo con Salvatore Conte. L’allenza con il camorrista esiliato in Spagna potrebbe infatti fruttargli la possibilità di controllare le ricche piazze di spaccio. Per Ciro è arrivato il momento di fare un salto di qualità: acquisire il potere, significa smettere di prendere ordini e ottenere ciò per cui ha lavorato per anni, mettendo a repentaglio la sua stessa vita. L’impressione però è che Conte proceda con decisa cautela, mentre l’alter ego di Marco D’Amore appare in preda ad una frenesia folle. Il desiderio di rivalsa offusca la sua ragione: l’uomo è convinto di avere distrutto i suoi nemici, sente la vittoria in pugno e non sembra troppo preoccupato delle conseguenze del suo gesto, nonostante la polizia sia già sulle sue tracce.

Ciro ha un’arrogante fiducia in se stesso che gli rende impossibile percepire la realtà: per quanto continui a ripetere il contrario, trovarsi al vertice del clan concide con il punto più alto da cui sembra attenderlo solo una rovinosa caduta. A farne le spese però non sarà solo lui ma anche la sua famiglia. La moglie Debora è subito schiacciata dal peso dell’efferatezza del marito: la paura di una vendetta la tormenta, al punto di pensare di denuciare Di Marzio per poter salvare la vita della figlioletta Maria Rita. Questa mancanza di totale sottomissione al clan però le costerà cara: l’Immortale, credendo che la donna abbia parlato con gli investigatori, la uccide. Dopo aver dato fuoco al corpo della ragazza, l’uomo si recherà con straordinaria freddezza a riconoscerne i resti di fronte alle autorità, salvo poi sciogliersi in un pianto disperato subito dopo. Forse è l’unica volta in cui Ciro ha dimostrato un sentimento vero, abbandonando il suo usuale ruolo di freddo calcolatore. Le sue lacrime però lasciano presto spazio all’autoindulgenza: c’è un piano da seguire e ogni ostacolo va eliminato.

Gestire il traffico di droga è un affare troppo reddittizio e nessuno vuole rinunciarci, nemmeno la dura e decisa Scianel. La sorella di Zecchinetta è uno dei personaggi di punta dello show e da lei gli spettatori si aspettano moltissimo: non dovrà fare sentire troppo la mancanza di Imma ed, al tempo stesso, sarà la rappresentazione concreta delle donne che hanno un ruolo di primo piano nella camorra. L’alter ego di Cristina Donadio potrebbe infatti scalare rapidamente la gerarchia del clan. Chi invece deve riconquistare la propria posizione dominante è Don Pietro Savastano. Dopo l’evasione dal carcere, il vecchio boss ha già stabilito la sua strategia: si sposterà a Nord. È straordinario il modo in cui Fortunato Cerlino riesce ad interpretare tutta la fierezza e l’orgoglio di questo uomo a cui hanno tolto tutto, dopo essere stato per anni al vertice del proprio impero. Pietro però non è disposto ad arrendersi e tornerà per vendicare la morte della moglie e l’agguato ai danni del figlio Genny. Proprio il destino del ragazzo è cruciale per tutti: gli affiliati dei Savastano vorrebbe riaverlo al loro fianco, i suoi nemici invece temono un suo ritorno perché questo darebbe il via ad una guerra senza confini né pietà. Ma anche il pubblico attende a lungo una risposta per poi scoprire che il personaggio di Salvatore Esposito sarà sul piccolo schermo ancora per molto tempo: il suo occhio si apre a favore della telecamera e questo significa che l’inferno di Gomorra è appena cominciato.