Bardolino Film Festival 2022, dalla parte delle donne

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Bardolino Film Festival

Bardolino Film Festival, la seconda edizione della manifestazione cinematografica partita il 15 giugno sulle rive del lago di Garda e che si chiuderà il 19 giugno con Mario Martone e Cristiana Dell’Anna, ospiti speciali nella serata organizzata da Ciak, si è aperto all’insegna del cinema al femminile con la presenza di due attrici italiane di talento.

La serata d’apertura è stata illuminata da Barbara Ronchi, che ha accompagnato il film scritto e diretto da Giulia Steigelwalt Settembre, una delle più piacevoli sorprese della primavera cinematografica di questo 2022.

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Tratto da un cortometraggio della stessa regista e sceneggiatrice (ha firmato anche Marilyn ha gli occhi neri, la commedia di Simone Godano con Stefano Accorsi e Miriam Leone), Settembre è una commedia delicata che vede Barbara Ronchi protagonista. Dopo tanti ruoli al fianco di, una bella soddisfazione per l’attrice che ha esordito al cinema grazie a Marco Bellocchio in Fai bei sogni, per cui vinse il premio Alida Valli. Nell’ultimo anno Barbara Ronchi ha collezionato Mondocane, l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso e, appunto Settembre.

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La carriera di Barbara Ronchi nasce quasi per caso.

“Sono laureata in archeologia, ma contemporaneamente facevo un laboratorio di teatro e con questo gruppo avevo cominciato a fare anche degli spettacoli, finché un giorno per caso non c’erano delle persone dell’Accademia d’arte drammatica e mi hanno chiesto se avevo mai pensato di fare l’attrice. E ho detto sì”.

Barbara ha un visione molto particolare della sua carriera.

“Mi considero una grande non protagonista, nel senso che credo di essere molto portata a porre la battuta ai miei colleghi, e credo che sia un talento molto bello”.

Tra i desideri futuri, c’è una cosa che piacerebbe molto a Barbara Ronchi.

“Quello che devo imparare è entrare in un film molto prima di essere scelta come attrice, mi piacerebbe poter fare una preparazione, abbracciando i progetti mesi prima di arrivare sul set, ovviamente nel rispetto del lavoro, ma il dialogo tra i vari dipartimenti con un maggiore coinvolgimento degli attori secondo me sarebbe una cosa importante”.

La seconda serata ha sul palco dell’Arena Mirabello Rosa Palasciano e Ciro De Caro, interprete e regista di Giulia. Palasciano ha sfiorato la vittoria ai David come migliore attrice, battuta per appena tre voti da Swamy Ruotolo, protagonista di A Chiara, di Jonas Carpignano. Rosa ha così riassunto la sua esperienza in Giulia.

“È stato un privilegio lavorare con Ciro, avere questa libertà, poter costruire un personaggio così rischioso. Prima di farlo, mentre lo scrivevamo, mi chiedevo se sarei stata all’altezza di Giulia, dopo ho capito di aver fatto un lavoro dignitoso. Ma no, non mi aspettavo tutti questi premi, i 317 voti al David, il consenso della critica e del pubblico. Quella è stata una bellissima sorpresa”.

Un film a cui entrambi tenevano in maniera particolare, come ha sottolineato sempre l’attrice.

“Credo che questo sia un momento del cinema in cui si possono proporre personaggi diversi, più veri e complessi. Lo abbiamo scritto perché Giulia era quello che desideravamo vedere sul grande schermo e non trovavamo da nessuna parte”.

Il Bardolino Film Festival al femminile continua nella terza serata con il premio alla carriera per Milena Vukotic, mentre nella serata finale arriverà anche Cristiana Dell’Anna ad accompagnare la proiezione di Qui rido io di Mario Martone.