Presentato al Torino Film Fest 2023 dalla Scuola Holden e Rai Cinema, il primo cortometraggio concepito e realizzato grazie alla collaborazione tra intelligenze atificiali AI e umane è – dal 27 novembre – ormai disponibile su RaiPlay. Ma Cassandra è anche al centro della masterclass sull’intelligenza artificiale prevista dal Talents and Short Film Market, nell’ambito di Tfi Torino film Industry. Presentato come un Rabbit Hole, il punto di ingresso di un racconto creato da intelligenze umane e artificiali, il corto mira a potenziare la creatività e l’immaginazione degli esseri umani a partire dal fatto che “ogni giorno un’intelligenza artificiale decide le canzoni che ascoltiamo, i film che guardiamo in streaming, il cibo che ordiniamo” e ponendo una semplice domanda: “E se potessimo affidarle il nostro destino?”.
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Dichiaratamente un “nuovo modello produttivo nel panorama cinematografico“, Cassandra è il primo cortometraggio concepito e realizzato insieme all’intelligenza artificiale con l’obiettivo di potenziare la creatività umana. Sin dalla fase di scrittura, infatti, gli autori hanno trasformato ChatGPT nel chatbot dei protagonisti e lo hanno interrogato ricavandone informazioni servite per la sceneggiatura. Che ruota intorno ad Agatha e Cassandra, ma nella quale a un certo punto entra anche il giovane Alessio…
Cassandra, trama
Agatha è una giovane studentessa della Scuola Holden di Torino scelta per fare da story-trainer a Cassandra, un’app di intelligenza artificiale predittiva progettata per analizzare i dati sulle abitudini degli utenti e prevedere cosa accadrà loro nel futuro, soprattutto prossimo. Compito di Agatha sarà quello di migliorare Cassandra, insegnandole a parlare in maniera più umana. Con il passare dei giorni, però, la ragazza capisce che le previsioni di Cassandra si spingono ben oltre un calcolo matematico delle probabilità e rischiano di influenzare attivamente le sue scelte personali e la sua storia d’amore con Alessio, un altro story trainer impegnato nel progetto.
Il trailer di Cassandra
Cassandra, l’opinione
La doppia anima del progetto, umana e artificiale, è da subito evidente, in maniera luminosa e calibrata, con l’alternarsi di immagini reali e digitali nelle prime scene del corto. Nelle quali vediamo la giovane Agatha svegliarsi e iniziare la sua giornata in una tipieda torino, alla ricerca di immagini instagrammabili prima di arrivare al colloquio che le assegna il compito di ‘occuparsi’ di Cassandra. Una introduzione-spot del progetto e della scuola Holden che evidenzia il sospetto nei confronti di un “piccolo fratello” presentato come “un personaggio di cui innamorarsi” e che ci permetterà di “guardare verso il futuro”.
Un’avvisaglia dei dialoghi un po’ deboli (non giustificati con la giovane età dei personaggi, per quanto capaci di definire “La La Land la storia d’amore più bella di sempre”, ma scopriremo perché) in una storia che nella sua brevità punta tutto sull’eccezionalità del tema e la promozione del progetto. Uno storytelling comunque interessante, che con il cambio di inquadratura forza la percezione del quotidiano e dello scorrere del tempo, e che corre veloce – tra inevitabili quanto “profetici” allarmi e un piccolo e necessario twist – verso una conclusione che lascia aperta la questione relativa all’effettiva necessità di certi aiuti.
Cassandra è disponibile su RaiPlay:
https://www.raiplay.it/programmi/cassandra
I pensieri di Cassandra sono stati ispirati da un dialogo tra gli autori e un’altra applicazione di AI, Google Bard. Il cortometraggio è stato poi girato in parte facendo recitare gli attori in carne e ossa, e in parte utilizzando Runway, tool di editing video basato su intelligenza artificiale generativa che ha creato alcune scene del corto trasformandole nei pensieri di Cassandra, mentre il personaggio stesso di Cassandra è stato interamente generato con l’AI grazie alla combinazione tra Midjourney e D-ID per l’animazione. Anche il logo di Cassandra è stato sviluppato grazie a Looka, una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale per la progettazione di loghi.
Dopo il Future Film Festival di Bologna e gli Short Film Days di Alice nella Città, alla Festa del Cinema di Roma, il 24 novembre il corto farà parte della rassegna BE Short, al City Life Anteo di Milano.
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Il cortometraggio, co-prodotto con Rai Cinema, ha attivato la fucina di talenti Holden: quasi tutto il cast tecnico che ha partecipato alla realizzazione del corto ha frequentato la Scuola Holden. Nicole Soffritti e Iacopo Ferro sono infatti diretti da Demetra Birtone, diplomata nel 2021, gli sceneggiatori sono Riccardo Milanesi e Filippo Losito, che oggi sono anche docenti del Master biennale in tecniche della narrazione e di Academy, e gran parte della troupe che ha lavorato sul set proviene dal bacino dei diplomati Holden. Giovanni Abitante, filmmaker ed esperto di AI technology, ha firmato la produzione delle immagini realizzate con l’intelligenza artificiale.
Ma Cassandra non è solo un cortometraggio, quanto un vero e proprio arcipelago transmediale di racconto: grazie alla collaborazione con il Transmedia Lab della Sapienza Università di Roma, il mondo di Cassandra entrerà nel nostro. Tutto il potenziale dei media a nostra disposizione verrà sfruttato per dare vita a un universo narrativo in cui sarà possibile seguire i profili social dei protagonisti, ascoltare un podcast che espande e ramifica il racconto, vivere un’esperienza ludico-narrativa nel mondo delle AI.