È sempre più intelligenza artificiale, l’AI per Edith Piaf e Alice in Wonderland

Sempre più nuovi progetti utilizzano il nuovo strumento

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Alice in Wonderland AI intelligenza artificiale

Lo sciopero degli attori è finito, ma la lunga contesa tra SAG-AFTRA e gli Studios di Hollywood potrebbe non aver risolto ogni conflitto, soprattutto quelli a venire. Quelli che sempre più emergeranno dallo sviluppo della cosiddetta AI e dell’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale, per esempio. Un elemento che – dopo i diversi sfoghi di Stephen Fry o Bryan Cranston – è sempre più presente nei progetti all’orizzonte, come quello del biopic su Edith Piaf in lavorazione alla Warner Bros o del trailer di Alice In Wonderland ‘simil Matrix’ che ha fatto molto discutere il web.

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Edith, questo il titolo, dovrebbe essere ambientato a Parigi e New York, tra gli anni ’20 e gli anni ’60, ma soprattutto narrato dalla stessa Piaf, o meglio dalla sua voce generata dall’intelligenza artificiale a partire da “centinaia di clip vocali e immagini della Piaf”, alcune delle quali risalgono a più di 80 anni fa.

Edith Piaf biopic
Edith

L’obiettivo è quello di trovare “voce e immagine distinte” per dare “autenticità” al film, come è stato dichiarato. “L’animazione fornirà una visione moderna della sua storia, mentre l’inclusione di filmati d’archivio, esibizioni sul palcoscenico e in TV, filmati personali e interviste televisive forniranno al pubblico uno sguardo autentico sui momenti significativi della vita della Piaf“, ha dichiarato la casa discografica nell’annunciare il progetto.

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Quanto alla nuova “Alice nel paese delle meraviglie” generata da Justin Hackney utilizzando l’intelligenza artificiale – e pubblicata sulla pagina Facebook AI-Generated Nonsense – è già stata vista da circa 200.000 persone. Mediamente entusiaste o in vena di confronti, ma anche perplesse dal fatto che certo tipo di creazioni inizino già a sembrare molto simili tra loro, e dubbiose che sia stato chiesto il permesso a Florence Pugh di utilizzare le sue sembianze.

Nel trailer che segue, infatti, vediamo una Alice fisicamente e vocalmente simile all’attrice muoversi in un mondo – controllato da padroni tecnologicamente avanzati – costruito con elementi del romanzo del 1865 di Lewis Carroll e dei vari adattamenti cinematografici prodotti, ma anche con immagini fantastiche e futuristiche.

 

Il trailer di Alice in Wonderland: The Simulation Paradox