CI SALVERANNO I MARZIANI?

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Cocoon«Se mio marito dice che ci sono i marziani in piscina vuol dire che ci sono i marziani in piscina». Questa frase, mitica, è pronunciata da una anziana, anzianissima, signora coniuge di un altrettanto anziano, anzianissimo, ospite di una casa di riposo per esseri umani che si avviano al tramonto della vita. Nessuno crede alla signora e dunque al suo attempato marito. Il paradosso è che invece è tutto vero. O, meglio, è vero nella realtà del film. Ma siccome ciò che è raccontato ed entra, così, nella vita degli altri è indiscutibilmente e universalmente “reale”, allora la frase bislacca della svampita attempata assume tutt’altro significato. «Ci sono i marziani in piscina».

CocoonInfatti lì giacciono sul fondo dei “bozzoli”provenienti dal mare e ivi trasportati da un gruppo di E.T. che indossano la pelle umana come una maschera, total body, di Carnevale. Quella dei “bozzoli” è una citazione, non so quanto volontaria, dei “baccelloni”, figura mitica di uno dei più clamorosi film di fantascienza mai girati: L’invasione degli Ultracorpi. Sono stati depositati sul fondo della piscina all’interno di una villa collocata poco distante dalla casa di riposo. Tre dei vecchietti violano il cancello della ragione e vanno a fare il bagno. Un bagno davvero rigenerante: infatti da quando le grandi pietre riposano sul fondo gli anziani riprendono ogni tipo di forze, da quelle atletiche a quelle sessuali. 

CocoonCocoon-L’energia dell’universo di Ron Howard è un film sul valore della vita. O, meglio, sul valore del tempo. Nel finale, rivelabile perché conosciuto, gli anziani devono decidere se rispettare il ciclo della vita, con la sua naturale conclusione, o accettare l’invito dei marziani, gentili e accoglienti, che promettono loro vita eterna se si uniranno al viaggio di ritorno verso Antarea. Lì non esiste l’idea della morte, esiste l’eternità, l’immutabilità. Ma la felicità è nel tempo che la nostra cultura biologica ha metabolizzato o nell’assenza di “ciclo” ? La felicità è lasciare i propri affetti, figli e nipoti, per cercare, egoisticamente, di sfuggire alla fine?

CocoonCocoon-L’energia dell’universo è un film misterioso. Un po’ fiaba e un po’ apologo, un po’ rassicurante e un po’ inquietante. Confesso una debolezza, letteraria e cinematografica, per il “realismo magico”, per l’irruzione inaspettata di un elemento fantastico capace di alterare la realtà o forse la sua stessa percezione: Méliès e Miracolo a Milano, L’angelo sterminatore e Fellini, Tim Burton di Big Fish e Woody Allen di La rosa purpurea del Cairo. A sentire narrare certe vite reali si ha l’impressione che esse stesse siano magiche. Se poi il cinema le racconta, devono essere vere.