Protagonista (insieme a Julianne Moore) del The Room Next Door con il quale Pedro Almodóvar punta al Leone d’Oro, Tilda Swinton sarà a Venezia 81 anche come narratrice, del secondo capitolo della serie Playing With Reality, Impulse. L’annuncio da parte di Anagram – lo studio di Goliath, vincitore del Gran premio della giuria per la migliore opera VR nel 2021 – e Floréal, con France Télévisions co-produttori della mixed reality experience che sarà presentata in anteprima mondiale nel Venice Immersive Program dell’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica.
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Il documentario interattivo Impulse: Playing with Reality di May Abdalla e Barry Gene Murphy esplora l’ADHD (o DDAI, disturbo da deficit di attenzione/iperattività), e il modo in cui si dà senso al mondo che ci circonda, attraverso le storie di quattro persone che fanno i conti con le decisioni che hanno segnato le loro vite. Un progetto che segna un ritorno della Swinton, visto che l’attrice era già stata narratrice del suddetto Goliath, altro titolo della collezione Anagram sulla salute mentale, nel quale si esplorava l’esperienza della psicosi di un uomo.
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“Siamo entusiasti di accogliere nuovamente Tilda Swinton nella nostra collezione Playing with Reality per Impulse, – ha dichiarato la regista May Abdalla. – Tilda aggiunge una presenza emozionante alle esperienze, guidando con grazia il pubblico attraverso ogni singola narrazione. Che abbiate o meno vissuto in prima persona storie simili a quelle raccontate in Impulse, Tilda vi lascerà con un seme di comprensione”.
“Tilda non è solo un titano, ma anche una presenza calorosa – ha aggiunto il suo collega Barry Gene Murphy. – È doveroso avere qualcosa di familiare in un’opera come questa. E la voce e l’energia della Swinton sono in grado di incorniciare delicatamente storie così personali. Siamo lieti di averla nuovamente a bordo“.
La collezione Playing with Reality utilizza un approccio di narrazione documentaristica per combinare una ricerca rigorosa con avvincenti narrazioni delle condizioni di salute mentale. L’uso della ‘realtà mista’ gioca con il rapporto del pubblico tra il familiare e il nuovo, favorendo una comprensione più profonda delle suddette condizioni di salute mentale. Inoltre, Impulse: Playing with Reality si avvale del lavoro di neuroscienziati e psicologi, raccogliendo oltre 100 ore di interviste a soggetti gravi dello spettro ADHD, al fine di tradurre queste esperienze in una storia che possa risuonare.
Impulse: Playing with Reality, trama
Cosa rende reali le idee? Esplorando il lato estremo del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), Impulse riunisce un gameplay acuto e drammatici racconti di prima mano di persone le cui intense emozioni le portano a una vita al limite. Leanne trasforma il suo mondo in un gioco per sfuggire alla noia. La mente caotica di Omar si concentra sull’organizzazione di rapine rischiose. Errol crea un personaggio folle per farsi rispettare. E Tara è sul punto di arrendersi.
Le loro storie sono rese evidenti da una realtà mista. Se si cerca di seguire un pensiero, le cose che si trovano nella propria stanza innescano una reazione a catena che porta a ogni sorta di caos. Le ombre sulle pareti diventano portali per mondi labirintici. Le parole si trasformano in significati e possibilità alternative. Mettendo in luce la vita interiore dell’ADHD e l’esperienza spesso ignorata delle ragazze tranquille, Impulse si concentra sul brivido di agire senza pensare e sul potere di scoprire i propri schemi.