River to River 2023, programma e ospiti del Florence Indian Film Festival

A Firenze si rinnova l'appuntamento con Bollywood e le sue star

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GUEST STAR: ABHISHEK BACHCHAN, ADIL HUSSAIN E SURAJ SHARMA

Si susseguiranno grandi nomi del cinema indiano sul palco del 23/mo River to River, conosciuti a livello internazionale grazie alle loro collaborazioni e incursioni nel cinema d’oltreoceano e non solo. Il primo a incontrare il pubblico sarà Abhishek Bachchan, interprete applaudito e premiatissimo (tra i due soli artisti indiani ad essersi aggiudicato per 3 anni consecutivi il prestigioso Filmfare Awards” e con all’attivo anche un National Film Award come produttore, tre Bollywood Movie Awards e sei International Indian Film Academy Awards, solo per citarne alcuni), protagonista d’eccezione alla cerimonia di apertura per introdurre insieme al regista R.Balki la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer”, lavoro dal cast all stars tra cui la stella di Bollywood Shabana Azm(7 dicembre, ore 20.30).

Si prosegue con Adil Hussain, attore pluripremiato in patria e nei festival cinematografici internazionali, con in curriculum due “National Film Awards”, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, e oltre 80 film, al River to River con la prima italiana di “Footprints on Water” di Nathalia Syam (8 dicembre, ore 20.30): la vicenda di Raghu (Hussain) e della sua famiglia, immigrati clandestinamente in Inghilterra in cerca di un futuro migliore ma costretti a fronteggiare difficoltà inaspettate dopo la scomparsa della figlia adolescente. 

Hussain lascerà poi il posto al “collega” Suraj Sharma  nominato ai BAFTA e vincitore di vari riconoscimenti tra cui un MTV Movie Awards, reduce dal successo di “How I Met Your Father”, spin off di “How I Met Your Mother”vincitore di due Emmy Awards, e attualmente su Netflix con la commedia romantica “La stagione dei matrimoni” firmata da Tom Dey – al festival con la prima italiana del film hindi “Gulmohar” di Rahul Chittella (9 dicembre, ore 20.30), dramma corale ambientato alla vigilia della festa di Holi sui legami di una famiglia durante una difficile transizione: abbandonare la casa dove ha vissuto per oltre trent’anni. 

Hussain e Sharma incontreranno il pubblico anche in occasione della proiezione speciale di “Vita di Pi” di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00), che li vede entrambi nel cast.

OMAGGIO AL REGISTA MRINAL SEN, MAESTRO DELLA NEW WAVE INDIANA

In occasione del centenario dalla nascita il River to River Florence Indian Festival celebra il regista bengalese Mrinal Sen, nato a Faridpur nel Bengala Orientale, odierno Bangladesh, il 14 maggio 1923. Tra le figure più importanti del cinema indiano insieme a Satyajit Ray e a Ritwik Ghatak, erede e interprete della ricca tradizione culturale bengalese, intellettuale impegnato di stretta formazione marxista, con le sue opere ha dato vita spesso ad accesi dibattiti, e in qualche caso ha suscitato veri e propri scandali. Nel 1981 con “Akaler sandhaney” ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival di Berlino, mentre nel 1983 al Festival di Cannes gli è stato attribuito un premio della giuria per “Kharij”. Il festival proporrà il lavoro del 1970 “Interview” (8 dicembre ore 16.00), parte della “trilogia di Calcutta”, in cui finzione, documento e materiali d’archivio si mescolano per raccontare con lucida ironia le difficoltà di un giovane in cerca di lavoro, e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00), girato in hindi nel 1969, che lo impose come autore sia a livello nazionale (dando avvio alla Nouvelle vague indiana) sia internazionale su l’amara parabola del sogno di libertà del protagonista, un vedovo di mezza età, burocrate onesto e inflessibile, che durante una breve vacanza in un villaggio costiero incontra una ragazza semplice e piena di vita.

FILM DI APERTURA E CHIUSURA

L’inaugurazione della kermesse sarà affidata a “Ghomeer” di R.Balki (7 dicembre ore 20.30), vicenda – ispirata a una storia vera – di una ragazza prodigio del cricket che, dopo aver perso una mano in un incidente, grazie all’aiuto di un ex giocatore fallito e burbero interpretato dal divo Abhishek Bachchan riuscirà comunque a fare la storia di quello sport. Chiusura con la prima italiana di “Goldfish” di Pushan Kripalani (12 dicembre, ore 20.30) con l’attrice Kalki Koechlin, celebre nel ruolo di Batya Abelman nella serie Netflix “Sacred Games”, nei panni di una donna che, a causa della malattia della madre (l’icona del cinema hindi Deepti Naval), è costretta a confrontarsi con le ferite di un passato che aveva scelto di dimenticare e con la storia e l’eredità di una donna che non faceva più parte della sua vita.

LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO

Spazieranno tra confronti generazionali, contrasti tra tradizione e mondo che cambia, racconti di migrazione e storie di (stra)ordinaria determinazione i lungometraggi in concorso per il “Premio del pubblico”. Si parte con “Footprints on Water” di Nathalia Syam (8/12 ore 20.30), che attraverso la ricerca di un padre – immigrato clandestinamente in Gran Bretagna – della figlia scomparsa tratteggia un ritratto delle vite di coloro che abbandonano il proprio paese in cerca di un futuro migliore (alla presenza del protagonista Adil Hussain e la regista Nathalia Syam), si prosegue con film corale dal cast all star  “Gulmohar” di Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30) che segue gli ultimi giorni della famiglia Batra in quella che da oltre 30 anni è la loro casa, tra segreti del passato e conflitti del presente (alla presenza dell’attore Suraj Sharma). Tra i film in concorso anche il campione di incassi “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani” di Karan Johar (10 dicembre ore 20.00), appassionante pellicola Bollywood sulla storia d’amore tra Rocky e Rani (le star Ranveer Singh e Alia Bhatt), tra rottura degli schemi e lotta al patriarcato con una colonna sonora strepitosa e coreografie spettacolari, e “Sherdil: The Pilibhit Saga” di Srijit Mukherji (11 dicembre ore 20.30), commedia dolce amara ispirata a eventi realmente avvenuti nella Pilibhit Tiger Reserve, riserva naturale per tigri situata nel distretto indiano dell’Uttar Pradesh.

DOCUMENTARI IN CONCORSO

Riflettori puntati sui documentari, che quest’anno sono accumunati dal filo rosso della volontà di affermare se stessi, la propria identità e i propri diritti. Si parte con “At 23000 feet” di Kovid Mittal, che segue il regista stesso nel tentativo di scalare il gruppo montuoso del Gangotri, in Himalaya, affrontando paure e le difficoltà lungo il cammino (8 dicembre ore 18.00), le proiezioni proseguono con il delicato doc “Call me dancer” di Leslie Shampaine e Pip Gilmour, la vicenda del giovane Menish, deciso a perseguire il sogno di diventare un ballerino professionista anche contro i limiti imposti dalla famiglia (9 dicembre, ore 18.00); da non perdere l’inno contro gli stereotipi di genere “It’s time to rise up – I am a rickshaw puller” di KM Taj-Biul Hasan su Rahela Begum, ragazza madre e prima donna a intraprendere il mestiere di autista di risciò nella società tradizionalista e conservatrice del Bangladesh (12 dicembre ore 17.30) e “Fatima” di Sourabh Kanti Dutta, sull’attivista Fatima Khatun, ex sposa bambina, che ha avuto la forza di ribellarsi e combattere il traffico sessuale nella propria comunità nello Stato del Bihar al confinante con il Nepal, cercando di creare una vita migliore per sé e per le generazioni future (12 dicembre, ore 18.30 alla presenza del produttore Peter Kirby).

CORTOMETRAGGI IN CONCORSO

Come ogni anno River to River propone una selezione della migliore cinematografia breve prodotta in India e inedita in Italia, frutto del lavoro di giovani registi emergenti. Ad aprire le proiezioni opere sul tema del compromesso in nome della convivenza con chi ci sta accanto“Little Detective” di Abhishek Singh, una bambina trova una richiesta di aiuto su una banconota e indaga insieme ai suoi genitori per scoprire a chi appartenga (alla presenza del regista); “Splash” di Kshitij Kumar Pandey, un ragazzo riallaccia i rapporti con un’amica per la quale aveva avuto una cotta e tenta di consegnarle una lettera in cui le confessa i suoi sentimenti; “The List” di Gaurav Dave, una coppia ha la vita dominata da liste per ogni cosa, finché un giorno accadrà un evento imprevisto; “Slam Dunk, Sehaj!” di Asis Sethi, una donna vorrebbe seguire la propria passione, ma il marito non è d’accordo (10 dicembre ore 15.30). Le proiezioni proseguono con lavori che indagano il percorso alla ricerca di sé e della propria storia“Hinglish” di Ashish Varma, sull’importanza di conoscere l’inglese; “Kathputli” di Priyanshi Prakash Khatri, corto d’animazione in stile Rajasthani in cui un principe cerca la propria amata; “Broken Mirror” di Pinaki Sarkar, tributo al cinema muto, in cui una donna è tormentata dal suo passato; “American-born, confused and half-desi” di Ronak Shah, una ragazza americana va alla ricerca delle proprie origini indiane, malgrado il padre non sia per niente d’accordo (11 dicembre ore 18.30).

PROIEZIONI SPECIALI

Da non dimenticare le proiezioni speciali fuori concorso, a partire dalla prima internazionale del documentario “Sari, sei metri di eleganza” del documentarista Diego D’Innocenzo, viaggio alla scoperta dell’abito femminile più indossato al mondo, il sari, alla presenza del regista (8 dicembre ore 15.00). Tra le novità di questa edizione la “proiezione disturbata” – dedicata ai neo-genitori che, con l’arrivo di un bebè, si sono allontanati dalle sale cinematografiche “per non disturbare” e che qui invece possono rilassarsi e godersi il film con i loro bambini – del classico “Matrimonio indiano” di Mira Nair, vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2001, accompagnato da una colonna sonora scoppiettante e interpretato da un grande cast (10 dicembre ore 10.30). Infine, in omaggio ai due ospiti speciali di questa edizione torna sul grande schermo “Vita di Pi” di Ang Lee, alla presenza di Adil Hussain e Suraj Sharma (10 dicembre ore 17.00). 

WEB SERIE

Non solo film al River to River: arriva sullo schermo del cinema La Compagnia la terza stagione della serie “Four More Shots Please!”il “Sex and The City” indiano che segue le vicende di Dee, Mangs, Anj e Sids, quattro donne che vivono, amano, sbagliano e cercano sé stesse col supporto della reciproca amicizia e di una buona dose di shot di tequila nella Mumbai millennial (dall’8 dicembre al 12 dicembre presso la Saletta de La Compagnia, ore 18.00).

MOSTRA “MY INDIA/MEGALOPOLIS” DI ROCCO RORANDELLI

Un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Questo è “My India/Megalopolis”, il progetto firmato dal fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori dell’acclamato collettivo TerraProject, che sarà per la prima volta in mostra nell’ambito del festival in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni. 19 immagini, formato quadrato. Un lavoro scattato durante oltre 15 anni di esplorazioni di alcune delle principali megalopoli e città indiane – Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh – dove di giorno in giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali per alimentare a volte l’illusione e a volte la realtà di una nuova vita urbana. “Il progetto nasce dalla ricerca di quel senso di stupore che coglie il viaggiatore occidentale nel contemplare la rapidità con la quale si espandono le città del subcontinente”, spiega Rorandelli, fotografo documentarista con un curriculum di lavori pubblicati tra gli altri anche su Le Monde, GEO, National Geographic, Der Spiegel, The Washington Post, The Wall Street Journal, The Guardian, Monocle, Paris Match. “Insieme all’allargamento dei confini cittadini, il mio obiettivo si è fermato a registrare il respiro di coloro che abitano queste città. Stratificazioni sociali e generazionali del secondo paese più popoloso al mondo, con un’età media di 29 anni, dove le diseguaglianze economiche sono profonde e in crescita”. Inaugurazione alla presenza dell’artista giovedì 7 dicembre ore 12.30 presso lo spazio espositivo C.A. Ciampi (via de’Pucci 16) del Consiglio Regionale della Toscana. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabiledall’11 al 16 dicembre (orari lu/ve 10.00-12.00 e 15.00-19.00, sa 10.00-13.00). 

OMAGGIO A ITALO CALVINO

Per celebrare il centenario di uno dei più grandi intellettuali italiani è stato pensato l’appuntamento con Veronica Giuffrè, social media manager con lunga esperienza nell’editoria, head of content per Giunti Editore e Bompiani e creatrice del seguitissimo blog “Il cassetto dei calzini spaiati”, in cui parla di libri, che racconterà le città dell’India e del mondo con gli occhi di Italo Calvino (9/12 ore 11.00).