Rosalie, recensione del film di Stephanie Di Giusto

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IL FATTO: Francia, 1870. La giovane Rosalie nasconde un segreto. Fin dalla nascita il suo corpo e il suo viso sono stati ricoperti di peli. Una donna barbuta, ma non ha mai voluto diventare un’attrazione da fiera. Un giorno, il proprietario di un caffè sommerso dai debiti decide di sposarla per la dote, ma quando scoprirà la verità la rifiuterà. Ma Rosalie è una ragazza coraggiosa e intelligente, pronta a sfidare il mondo.

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L’opinione: Stephanie Di Giusto ama raccontare storie di donne forti e indipendenti. Il suo esordio, Io danzerò, era la biografia di Loïe Fuller, donna che rivoluzionò la danza all’inizio del ‘900 e che affrontava la vita con libertà e tormento. Rosalie è un personaggio di impatto ancora maggiore, la cui sfida al mondo borghese di provincia è tutt’ora attualissima. Di Giusto mette in scena quindi un film moderno e contemporaneo, con personaggi ben scritti e una narrazione fluida che accompagna il progressivo tormento della protagonista, interpretata ottimamente da Nadia Tereszkiewicz, attrice giovane e di gran talento, già vista nella scorsa stagione in Forever Young di Valeria Bruni Tedeschi e Mon Crime di Francois Ozon.

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Al suo fianco Benoit Magimel, diventato ormai uno dei migliori attori francesi di questi anni, grande presenza scenica e tempi perfetti. Rosalie soffre purtroppo sulla distanza. Come nel suo precedente Stephanie Di Giusto non riesce a mantenere il giusto equilibrio e l’ultimo terzo del film manca di coerenza, la regista vorrebbe trasmettere il dolore dell’essere diversa e non accettata come donna, ma lo fa con una fretta dettata da un’eccessiva dilatazione dei due atti precedenti.

Peccato, perché nel complesso si tratta di un passo avanti rispetto al suo debutto, ma soffre, anche se in misura minore, degli stessi difetti.

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Il livello è tutt’altro, ma la mente corre subito a La donna scimmia di Marco Ferreri, con Jeanne Moreau e Ugo Tognazzi. Film da riscoprire, come tutta l’opera di Ferreri d’altronde.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
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