Da Io capitano a IL capitano. Seydou Sarr, il giovane protagonista del film di Matteo Garrone Io Capitano, porta il grande calcio di Serie A a Venezia alla 21.ma edizione delle Giornate degli Autori, nella sezione Confronti, con il film documentario Seydou – Il sogno non ha colore diretto da Simone Aleandri e diventa testimonial della campagna della Lega Serie A “Keep Racism Out” contro il razzismo nel calcio.
Prodotto da Wonder Project con Rai Cinema, in collaborazione con Lega Serie A, il doc vede la partecipazione straordinaria di campioni e leggende del calcio italiano e internazionale: Yacine Adli, Lameck Banda, Danilo Luiz Da Silva, Paulo Dybala, Junior Messias e Maduka Okoye oltre a Francesco Totti, Christian Panucci, Ciro Ferrara, Bernardo Corradi e con la partecipazione di Omar Daffe. Dopo il debutto al Festival, il film documentario sarà trasmesso su RAI3 il 4 settembre alle 23.20 e sarà disponibile da subito su RaiPlay.
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In occasione della terza giornata della Serie A Enilive, in programma tra venerdì 30 agosto a domenica 1° settembre, a supporto dei messaggi di inclusione e uguaglianza rappresentati nel film, la Lega Serie A ha inoltre deciso che i capitani di tutte le squadre indosseranno al braccio la fascia con la scritta “Keep Racism Out” della propria campagna.
“La lotta contro il razzismo e contro ogni forma di discriminazione rappresenta uno degli obiettivi a cui la Lega Serie A si dedica con forza e impegno da molti anni – ha dichiarato il Presidente di Lega Serie A, Lorenzo Casini. – Avremo diverse iniziative anche quest’anno, tutte messe in atto nel quadro della nostra Strategia di Responsabilità Sociale, tra cui le due giornate di Campionato dedicate alla campagna “Keep Racism Out” nel prossimo mese di marzo, con il coinvolgimento di tutti i campi di Serie A Enilive e di tutti i canali di comunicazione di Lega Serie A e dei Club. In aggiunta, abbiamo voluto sostenere, insieme alle nostre Società e ad alcuni dei loro calciatori più rappresentativi, la realizzazione del docu-film prodotto da Rai Cinema “Seydou – Il sogno non ha colore”, che ci accomuna nell’impegno a supportare la lotta al razzismo e a tramettere i valori dell’inclusione, del rispetto e dell’uguaglianza, principi fondamentali dello sport. Per rafforzare questo messaggio, in occasione della terza giornata di Campionato, tutti i capitani delle squadre di Serie A indosseranno la fascia con la scritta “Keep Racism Out”, presente anche sulle maglie dei bambini che accompagneranno i calciatori in campo per tutta la stagione. E’ fondamentale insistere con queste iniziative – ha concluso Casini – per contrastare un fenomeno ignobile contro cui tanto è stato fatto, ma tanto ancora si deve fare in termini di educazione e sensibilizzazione, a partire dallo sport di base, dai settori giovanili e dalla scuola”.
“Siamo molto orgogliosi che il ‘nostro’ documentario contro il razzismo sia stato selezionato per la 21ª edizione delle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Confronti. È fondamentale dare eco mediatica alla crescente sensibilità del mondo del calcio e della Serie A contro una piaga del nostro tempo come il razzismo. Abbiamo, infatti, scelto di sostenere il docu-film prodotto da Rai Cinema dove il vincitore del Premio Mastroianni dello scorso anno, Seydou Sarr, racconta il suo sogno di diventare calciatore professionista attraverso una serie di dialoghi con alcuni tra i giocatori più impegnati del nostro campionato – ha commentato l’Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo. – Voglio sentitamente ringraziare tutti i Club per il loro impegno quotidiano contro le discriminazioni e in particolare i calciatori che sono stati protagonisti del film con le loro riflessioni nei colloqui con Seydou. Questa opera cinematografica si inserisce nel percorso più ampio della nostra strategia multimediale, sappiamo che il calcio può arrivare nelle case di tante persone per diffondere messaggi di questo tipo”.
“Il cinema e lo sport hanno una grande caratteristica che li accomuna: riescono a volte a realizzare i sogni più impensabili e ad unire le persone al di là delle differenze etniche, cancellando più facilmente discriminazioni e pregiudizi – ha aggiunto Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema. – La parabola di Seydou Sarr ne è l’esempio perfetto, un giovane senegalese che sogna di fare il calciatore, si ritrova per caso a recitare come protagonista in un film che avrà un successo mondiale e che arriverà fino alla cinquina degli Oscar. Una storia tanto personale quanto collettiva, perché costruita con le ambizioni e le speranze che possono essere di tutti. Una storia a cui ci siamo molto affezionati in questo ultimo anno trascorso insieme, tanto che, grazie anche alla sua disponibilità e generosità, siamo riusciti a creare un documentario che riflettesse sui valori delle aspirazioni individuali e sulle battaglie contro i muri dei pregiudizi e delle diversità. Tornare a Venezia, dove tutto è iniziato, assume ora una valenza in più: ad un anno di distanza, Seydou è di nuovo protagonista, stavolta come testimonial di una campagna contro il razzismo nel calcio. E non potevamo avere al nostro fianco partner migliore della Lega Serie A. Il cinema è uno strumento magnifico per raccontare queste storie e per offrire spunti di riflessione per combattere contro ogni forma di pregiudizio, nel calcio come nella vita”.
Seydou – Il sogno non ha colore, trama
I sogni del giovane Seydou diventano l’occasione per parlare di temi universali e collettivi come il valore della diversità e la capacità dello sport e del cinema di unire le persone al dì là delle differenze. Così il protagonista di Io Capitano interagisce con nomi di spicco del panorama calcistico italiano e internazionale. Attraversa l’Italia arrivando nelle città e nei centri sportivi dei Club della Serie A e si confronta con campioni come Adli, Banda, Danilo, Dybala, Messias e Okoye e con leggende del calibro di Francesco Totti e Ciro Ferrara.
Seydou compie un viaggio per conoscere le loro storie, per raccogliere esempi, ma anche per fare una riflessione più profonda su un tema così importante come il razzismo. Dialoga con loro su quanto il razzismo sia ancora radicato nella nostra società, dagli insulti in stazione, in strada, ai commenti sui social e su come a volte anche il calcio sia diventato scenario di questa forma di discriminazione. Seydou diventa il testimonial ideale della lotta di chi vuole essere giudicato per le azioni e il talento e non per il colore della pelle.