ALDO, GIOVANNI E GIACOMO: AL CINEMA PER RACCONTARE LA CRISI

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Ciak ha incontrato il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo alla conferenza stampa de Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo, al cinema dall’11 dicembre

Il ricco, il povero e il maggiordomo posterDopo quattro anni dall’ultimo film La Banda dei Babbi Natale, Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al cinema con la loro nuova commedia Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo. La pellicola, scritta dal trio comico e diretta da Morgan Bertacca – già regista dello spettacolo teatrale campione d’incassi Ammutta Mudica, nonché autore del making of di La Leggenda di Al, John e Jack e Tu la Conosci Claudia? -, arriva sugli schermi l’11 dicembre, entrando di diritto nella corsa all’incasso cinematografico per le festività natalizie. Nel cast del film, oltre Aldo, Giovanni e Giacomo, troviamo anche Massimo Popolizio, Rosalia Porcaro, Francesca Neri e Giuliana Lojodice.

Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo ha come sfondo la crisi pubblica ed economica che attanaglia la società contemporanea, dove niente è destinato a durare, nemmeno le finanze – apparentemente illimitate – dei piani alti degli uffici bancari. Infatti, nel film, Giacomo è un ricco broker, con villa, piscina e passione per il golf; tra la sua servitù c’è anche il maggiordomo Giovanni, cultore della filosofia orientale e ”compagno di letto” della cameriera sudamericana Dolores. Poi c’è Aldo, venditore abusivo, che vive con la sua burbera madre Calcedonia. I tre, dopo un rocambolesco incidente e un inaspettato crollo finanziario dell’impero di Giacomo, si ritroveranno a vivere sotto il tetto angusto di Aldo, tra situazioni paradossali e un piano improvvisato per riuscire ad ottenere uno sperato prestito economico.

Ciak ha incontrato Aldo, Giovanni e Giacomo e il resto del cast de Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo, in occasione della presentazione stampa del film, dove i protagonisti, in un clima scanzonato, si sono lasciati andare a siparietti comici e battute spiritose.

Il ricco il povero e il maggiordomo

Giovanni, poi, interviene sulla tempistica della produzione delle loro opere e sulla genesi dell’idea de Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo: «Partiamo dal ’97? No, dai… Il film è nato come tutti gli altri, ci riuniamo con i nostri collaboratori e lasciamo scorrere le idee che ci arrivano, costruendo pian piano la sceneggiatura, in modo artigianale. Molte idee vengono scartate. Due anni perché i ritmi sono frenetici, anche perché è lungo il vaglio delle varie storie ».

Inevitabile il richiamo ai botteghini festivi: «Parlo io, che ho un parere qualificato… », irrompe Giacomo «Siamo tirati dentro nel box office natalizio, e ci fa piacere se la gente va al cinema a vederci ma… Io temo i Pinguini (I Pinguini di Madagascar ndr.). Loro sono in quattro, tra l’altro… Ci paragoniamo ai cartoni animati, veniamo da quel mondo lì, quindi siamo parenti dei pinguini, ecco ».

Francesca Neri, invece, parla delle sensazioni positive vissute sul set: «Sono stata onorata di lavorare con loro, anche se ho fatto un piccolo ruolo, ma sono riuscita ad esprimermi in cose che non avevo mai fatto. Questo set mi ha ricordato gli inizi della mia carriera, con Troisi e Verdone, dove regnava serenità e rispetto per la creatività altrui. Poi loro li conoscevo, li ho sempre seguiti, ed è stato bellissimo incontrarsi in questa avventura »

Aldo Giovanni e GiacomoNel film è chiaro il riferimento alla crisi finanziaria anche se, come dice Giovanni, l’opera si è concentrata più sulla solidarietà in un tempo così incerto: «Quando scriviamo veniamo influenzati da ciò che ci circonda, ma è sempre e comunque un punto di partenza. Questa pellicola più che di crisi parla di solidarietà nella crisi, poi le crisi non vengono mai a caso, c’è sempre qualcuno di arrogante e ingordo che le genera ». L’attrice Giuliana Lojodice ha sottolineato l’importanza per certi aspetti politica del film: «Credo che in fondo questo film abbia un profondo senso politico:i poveri stanno assistendo i ricchi. Insomma, è un film educato, girato con la testa ».

Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo tra l’altro è un film eco-sostenibile, che ha risparmiato su carta, plastica e sfruttamento delle risorse, grazie al sostegno di Edison. Aldo, a riguardo, ha scherzato sul catering: «Avevamo i piatti di porcellana e come sapete la pasta si raffredda prima, quindi avendo le borracce per bere, l’acqua era calda e la pasta fredda! ».

Diciassette anni di successo per Aldo, Giovanni e Giacomo, iniziato dalla TV, proseguito in teatro e sfociato nel cinema, con quei tripudi comici di Tre Uomini e una Gamba, Così è la Vita e Chiedimi se Sono Felice. Alla base di tutto però c’è la cosa più importante, l’amicizia: «Non c’è un segreto o una particolarità, tutto sta nell’amicizia tra di noi, nata tanti anni fa. Tutto è sicuramente ricollocabile al feeling tra noi… », afferma Giovanni. Prosegue Giacomo: «In questo caso c’è stato un clima fecondo, abbiamo capito che la strada era quella giusta, affidando la regia a Morgan che ci conosceva da tanti anni. Ha messo molto del suo, nonostante l’avessimo scritto insieme. Ci siamo attornianti di persone molto simili a noi ». «Comunque questo è l’ultimo film che facciamo insieme… », chiude, scherzando, il terún Aldo.

Damiano Panattoni

Guarda la gallery! (foto di Pietro Coccia)