“Boston – Caccia all’uomo”: l’eroe Mark Wahlberg contro il terrorismo

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Patriots Day Usa, 2016 Regia Peter Berg Interpreti Mark Wahlberg, Kevin Bacon, John Goodman, J.K. Simmons Distribuzione 01 Durata 2h e 13’

Al cinema dal 20 aprile 2017

IL FATTO – Il 15 aprile 2013 un attentato terrorista funestò la tradizionale maratona di Boston (la 117ma). Il film partendo da vari personaggi – in particolare si sofferma sul poliziotto “in castigo” Tommy Saunders – ricostruisce quella giornata, le esplosioni, il dolore, lo sgomento, il caos e poi la serrata caccia ai colpevoli, i due fratelli Tsarnaev.

L’OPINIONE – Non è la prima volta che Mark Wahlberg (qui anche produttore) e Peter Berg lavorano insieme. In effetti un filo rosso lega Boston – Caccia all’uomo a opere precedenti come Lone Survivor o Deepwater: inferno sull’oceano, cioè l’action vista “dall’interno”, la drammatizzazione di fatti realmente accaduti, la commistione tra le scene adrenaliniche e un certo – come dire – romanticismo patriottico e populista. Wahlberg in questo senso è un “perfetto” (leggi: funzionalissimo) eroe dai tratti normali (si fa male prendendo a calci una porta, piange per la commozione) e la storia non si nega mai alla stupidità dell’errore o alle debolezze umane.

Certo il realismo di Berg non vibra del progressismo di un Paul Greengrass, la retorica di grana grossa spesso spadronegga (vedi il pistolotto sull’amore contro la crudeltà della violenza così insistito e sottolineato dall’organo – stile harmonium – da “suonare” particolarmente gratuito e stucchevole); in compenso le architetture delle scene più drammatiche (l’attentato vissuto quasi in diretta in mezzo alla gente o la sparatoria metropolitana in notturna) sono ammirevoli per costruzione e “naturalezza”. Una schizofrenia di fondo che trova la spiegazione anche nel fatto che il film è la fusione di due copioni diversi, uno sul thriller in sé l’altro più psicologico.

A trovarsi particolarmente bene sono comunque i protagonisti dai volti più vissuti, non solo Wahlberg, ma anche gli asciutti Kevin Bacon e John Goodman (piuttosto dimagrito rispetto ai suoi standard) o J.K Simmons. Le donne fanno – come spesso nei film di Berg – da supporto, per quanto idolatrate come fondamenti della famiglia (Melissa Benoist e Michelle Monaghan). Riprese a Boston e alla fine i volti veri di vittime e poliziotti a consentire i paragoni sulla somiglianza. Curiosità: sarà interessante ripensarci quando sarà disponibile alla visione l’altro film che si è girato sull’episodio, Stronger di David Gordon Green, interpretato da Jake Gyllenhaal.

Massimo Lastrucci

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