Box office: “The Place” in testa, ma con incassi inferiore alle attese

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Come era prevedibile, in testa al box office del week end c’è il nuovo film di Paolo Genovese The Place. E tuttavia il risultato ottenuto è leggermente inferiore alle attese. Lanciato su 509 schermi, in quattro giorni The Place ha rastrellato 1,7 milioni di euro. Perfetti sconosciuti, approdato in sala a febbraio 2016, con un numero di copie sostanzialmente identico, furono 526, totalizzò nei primi quattro giorni 3,3 milioni di euro. Ora è vero che Perfetti sconosciuti era una commedia, genere principe del cinema italiano, e il nuovo lavoro del regista romano un film drammatico, ma l’impressione è che l’accoglienza freddina, al limite della negatività, suscitata dalla presentazione alla Festa del Cinema di Roma, non abbia giovato alla partenza dei The Place, annullando l’effetto attesa dopo i trionfi del precedente film e confermando come la partecipazione alle grandi kermesse sia sempre un rischio.

Di fatto il risultato complessivo del mercato è in calo: dopo che negli ultimi tre week end, l’incasso totale era stato sempre superiore ai 10 milioni, questa settimana ci si fermati a 9,3 milioni. In classifica, alle spalle del film di Genovese, seguono tre novità: Paddington 2, che, con 405 copie, ha incassato 1 milione di euro, a conferma che l’animazione e i film per famiglie in genere sono un prodotto sicuro; Auguri per la tua morte, che, sfiorando il milione con 270 schermi occupati, ha fatto segnare la migliore performance per media copia, cui segue al quarto posto Borg McEnroe 820 mila euro per 290 schermi. Per ciò che riguarda ancora le nuove uscite, deludente avvio per Addio fottuti musi verdi, solo 453 mila euro con 276 copie, evidentemente i successi della rete non si traducono necessariamente in film di richiamo, ed invece fa registrare un’ottima partenza il film vincitore del festival di Cannes The Square, che, con un’uscita di nicchia, 69 copie, ha totalizzato quasi 200 mila euro. Sarebbe la migliore media schermo in assoluto, ma è chiaro che non è corretto confrontare la media schermo di film che escono con centinaia di copie con quella di titoli che ne utilizzano qualche decina.

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