DI MARCELLO GAROFALO
Dopo Ali G, Borat, Bruno e Il dittatore, l’istrionico Sacha Baron Cohen torna protagonista in Grimsby- Attenti a quell’altro, una âaction-comedyâ che sfida, come prevedibile, ogni canone del âbuon gustoâ e mette in parodia le spy-story. Il nuovo personaggio è Nobby Butcher, un disoccupato dal look come sempre ben studiato da Cohen (basette lunghe, slippino azzurro, calzini e sandali da doccia), compagno di una grassona felice di esserlo, padre di una nidiata di figli, tifoso ossessivo della nazionale di calcio, residente a Grimsby Town, un piccolo centro industriale-marittimo del Regno Unito. La sua vita cambia quando rintraccia suo fratello Sebastian (un autoironico e bravissimo Mark Strong), diventato un super agente segreto. La reunion tra i due – da piccoli inseparabili – fa scattare una serie di avventure che mettono in gioco la sicurezza nazionale e molto altro.
È notorio che Baron Cohen non conosce limiti e porsi la domanda âfino a dove si spingerà?â è senza senso: il demenziale, il bizzarro e il politicamente scorretto vengono anche qui declinati in tutte le loro forme. I bersagli sono i disoccupati, il proletariato inglese, il conflitto israelo-palestinese, l’AIDS, i bambini malati, il terrorismo globale, le associazioni benefiche e finanche Daniel Radcliffe, Vin Diesel e Donald Trump. Per il buon peso, vanno aggiunti coiti elefantiaci (nel senso letterale), una fellatio âsalvavitaâ, razzi nel sedere e sketch così beceri da far apparire i film su Pierino con Alvaro Vitali delle commedie di Billy Wilder. Holy Socks, forse è proprio il caso di dire che âil troppo stroppiaâ, âexcess is badâ, col rischio di annullare gli elementi corrosivi a âvantaggioâ di provocazioni fini a se stesse, neanche più così irresistibili.